«Rispetto per i luoghi e le persone»

Il primo cittadino risponde a due lettori del quotidiano locale.

STINTINO 10 settembre 2013 – In relazione alle lettere apparse sul quotidiano locale La Nuova Sardegna in data 24 agosto e 4 settembre, il sindaco di Stintino Antonio Diana risponde ai due lettori.

«Dispiace constatare, ancora una volta, come ci sia sempre qualcuno che, volendo godere di una spiaggia, quella della Pelosa – forse tra le più belle della nostra isola, visto che è anche scelta per numerosi spot pubblicitari – pretenda di parcheggiare l’autovettura in pole position senza pagare il ticket.

Se coloro che si lamentano rinunciassero alla comodità di parcheggiare lungo la strada, di fronte alla spiaggia della Pelosa, e utilizzassero i servizi messi a disposizione dall’amministrazione comunale, come gli autobus, spenderebbero molto meno.

«Dispiace inoltre – prosegue – che i vigili urbani, impegnati quotidianamente per la sicurezza della circolazione stradale e della popolazione, soltanto perché svolgono il proprio lavoro, vengano etichettati come “avvoltoi”. Questo è da incivili e da maleducati, categoria di persone non gradita nel territorio di Stintino. L’educazione e il rispetto verso le persone, così come dei luoghi e delle leggi, non devono mai essere scordate.

«A esempio, in quale città è consentito parcheggiare sul sagrato delle chiesa, proprio di fronte al portone di ingresso? Se nella città del signore che si lamenta è consentito – ma ne dubito – qui a Stintino no di certo!

«Infine, credo che – conclude Antonio Diana – chi voglia dare “consigli” a una amministrazione debba prima necessariamente informarsi di cosa faccia o abbia già fatto questa. Si accettano anche le critiche, ma quelle giuste e costruttive. In tempi come questi, in cui le amministrazioni vivono problematiche importanti, in cui è necessario garantire i servizi alla persona, preservare l’ambiente e il territorio, in cui la soglia della povertà aumenta giorno dopo giorno è sempre più necessario che le persone si adoperino per la comunità. Invito allora chi si cimenta in critiche sterili e inutili a piegarsi le maniche e dare un contributo».