Dal convegno Dialogando il desiderio di apertura delle religioni

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Il sindaco Antonio Diana sottolinea l’interesse che l’appuntamento dei giorni scorsi ha suscitato nel mondo cristiano e islamico.

 

Stintino_Dialogando pubblico_4STINTINO 30 gennaio 2015 –Dialogando, il convegno interreligioso che nei giorni scorsi si è svolto a Sassari e Stintino, è stato un vero e proprio successo. Di questo ne è convinto il sindaco di Stintino Antonio Diana che risponde alla lettera pubblicata nei giorni scorsi sul quotidiano La Nuova Sardegna.

«Tra cristiani e musulmani, i recenti appuntamenti di Sassari e Stintino sono stati una vera e propria occasione di dialogo, l’avvio di un percorso che è nostra intenzione proseguire negli anni. Mi permetto di rispondere alla lettera pubblicata sul vostro giornale. Non tanto per contraddire il suo estensore, perché le critiche quando sono costruttive servono a migliorare, quanto perché siamo convinti che proprio “dialogando” sia possibile avviare una vera e propria forma di confronto.

E lo dimostra la stessa genesi del convegno che si è svolto nei giorni scorsi nell’aula Eleonora d’Arborea all’Università e nella sala consiliare del nostro Comune.

Un convegno nato dal basso, attraverso un semplice scambio di mail con i rappresentanti delle religioni musulmane ed ebraiche che, con entusiasmo, hanno risposto e hanno dato la loro disponibilità a partecipare.

La voglia di dialogo non è mancata, come dimostrano le testimonianze portate dagli stessi Imam e rappresentanti della religione cristiana che hanno partecipato al convegno. Sono state le loro parole che arrivano da una terra di frontiera, certamente più martoriata della nostra, a dimostrare proprio questo desiderio di apertura.

Non mi pare, poi, e questo lo dico per l’impegno anche personale nell’organizzare questo convegno assieme all’Arcidiocesi di Sassari e all’associazione il Tempo della Memoria, che ci sia stato dilettantismo e improvvisazione. Piuttosto è stata messa in campo la capacità e la voglia di dare vita a un evento importante. E che l’incontro avesse la sua importanza, lo ha sottolineato anche la lettera del Pontificio Consiglio per il dialogo interreligioso inviata dal cardinale Jean Louis Tauran all’arcivescovo di Sassari. Un documento che sottolinea l’importanza dell’incontro e che ricorda come sia «importante intensificare il dialogo fra le varie religioni e il confronto con i non credenti, affinché non prevalgano mai le differenze che separano, ma, pur nella diversità, vinca il desiderio di costruire legami veri di amicizia tra tutti i popoli».

L’interesse del convegno, inoltre, lo dimostreranno gli atti che saranno pubblicati, lo dimostra la grande presenza di pubblico dall’inizio alla fine, sia a Sassari che a Stintino. Lo dimostra ancora l’interesse della stampa italiana e internazionale, quest’ultima presente anche con alcune televisioni che hanno trasmesso nei paesi arabi le varie testimonianze dei convenuti.

Non credo, poi, che si possa parlare di assenza di fedeli locali di religione islamica o cristiana. A dimostrare il contrario sono proprio le registrazioni dei partecipanti come pubblico. È ben diverso il fatto che qualcuno abbia deciso di partecipare al dibattito oppure no, anche in base alla struttura delle varie sessioni del convegno.

Il rammarico è per l’assenza dei rappresentanti della religione ebraica che non sono potuti intervenire perché il convegno, per esigenze organizzative e logistiche, si è svolto nel fine settimana. Periodo che per la religione ebraica rappresenta lo Shabbat, la festa del riposo che viene osservata ogni sabato a partire dal tramonto del venerdì.

Il nostro progetto, però, è ambizioso e, poiché vogliamo proseguire sul cammino della costruzione di un ponte con le religioni, favoriremo nuove occasioni di incontro con il mondo ebraico».

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Andrea Bazzoni - Gestione Uffici Stampa
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