La poesia per raccontare Stintino e la sua vita

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Presentato nei giorni scorsi “Poetando” il nuovo libro di Adriana Mannias Barabino. L’incontro con l’autrice tra gli eventi estivi organizzati dall’amministrazione comunale.

Stintino_Mannias PoetandoStintino 14 agosto 2015 – Vita e personaggi di Stintino, luoghi e ricordi che segnano chi ha vissuto e vive a Stintino. E ancora argomenti di attualità, anche forti, che colpiscono l’animo e fanno pensare alla brevità della vita e all’amore. Il nuovo libro di poesie di Adriana Mannias Barabino è in parte questo e, per chi lo legge, anche fonte di riflessione personale, attraverso il quale cogliere aspetti anche personali, emozioni, gioie e altro ancora.

L’autrice lo ha presentato nei giorni scorsi, nella piazza dedicata a Enrico Berlinguer, sul lungomare Cristoforo Colombo, nell’ambito degli appuntamenti con l’autore, organizzati dalla libreria Mondadori di Stintino con il patrocinio dell’amministrazione comunale. A presentarla al pubblico numeroso presente sulla piazza sono state l’assessora allo Spettacolo Antonella Mariani e la consigliera con delega alla Cultura Fancesca Demontis. E lei con la sua gestualità e sentimento ha interpretato le poesie trasmettendo al pubblico emozioni e il vero significato di ogni singolo verso.

Poetando … ovvero mare, monti, stagioni del tempo e delle vita” appare come una occasione per descrivere Stintino, le sue caratteristiche bellezze ma anche le sue ticipità, i muretti a secco, la gente di tonnara coi ritratti appesi alle pareti esterne delle case, i fondali marini, paradiso dei sub.

Nel libro, edito dalla Edes di Sassari, si ritrovano le tradizioni dei costumi, delle nasse, del presepe di grandi statue per le vie paese, ricordi di persone che hanno segnato storie ed eventi di vita economica, sociale e culturale del paese. Per esempio, la maestra dell’Asinara Franca Fadda Silvetti, Gabriella Mondardini Morelli, antropologa delle donne di mare, Beata Schiaffino Rubino, amabile e socievole, Lorenzo Diana, l’austerità d’una divisa, gli occhi benevoli della vecchiaia, Santina Benenati Chiappe, prototipo di matriarcato costruttivo e positivo.

Una frase di breve commento spesso accompagna i componimenti e chiarisce il significato o l’ispirazione poetica o la riflessione. Qualche parola in dialetto locale colora di verismo il realismo descrittivo.

Nella seconda sezione sono raccolte poesie su tematiche d’attualità quali la violenza (Malala), i soprusi familiari, le stagioni del tempo, quali la primavera, l’autunno e della vita quali la decadenza dell’uomo.

Con l’indicazione finale del perché la poesia oggi nel 2015, vista come messaggio scritto, stringato ma immediato d’una emozione da trasmettere o di una riflessione da far nascere, si fa riferimento all’utilizzo metodologico della poesia. Per lei uno strumento di lavoro, nella esperienza maturata dall’autrice nell’insegnamento rivolto a giovani adolescenti.

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Andrea Bazzoni - Gestione Uffici Stampa
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