A rischio una classe delle scuole medie di Stintino

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Le preoccupazioni dell’amministrazione comunale. L’assessore Mariani scrive agli Uffici scolastici regionali di Sassari e Cagliari, agli assessori regionale e provinciale alla Pubblica istruzione.

 

Scuola di via LepantoSTINTINO 23 maggio 2013 – Il paese costiero potrebbe perdere una classe delle scuole secondarie di primo grado con grande disagio degli alunni e delle famiglie. L’allarme lo lancia l’amministrazione comunale stintinese, all’indomani della lettera che il dirigente reggente dell’Ufficio scolastico regionale ha inviato al Comune. L’assessore comunale alla Pubblica istruzione, Antonella Mariani, ha subito scritto agli assessori regionale e provinciale alla Pubblica istruzione, all’Anci, al dirigente scolastico di Porto Torres e ai dirigenti regionali dell’Ufficio scolastico di Sassari e Cagliari. Ma a rischio chiusura sarebbe anche la prima elementare.

In sintesi la scuola media di Stintino nel prossimo anno scolastico avrà 6 alunni nella prima classe, 8 nella seconda e 7 nella terza. Stando così le cose, secondo la normativa nazionale, potrebbe essere attivata una sola pluriclasse: o la I classe con la II oppure la II con la III classe. Comunque la si guardi una classe sarebbe costretta a sparire.

«Sarebbe stato opportuno – afferma il sindaco Antonio Diana – che l’amministrazione scolastica prima di trarre conclusioni affrettate, stravaganti e inaccettabili, si fosse confrontata con l’amministrazione comunale dalla quale ha sempre ricevuto risposte positive».

Il primo cittadino ricorda che «la scuola di Stintino ha già pagato abbastanza negli anni e altrettanto ha fatto il Comune mettendo a disposizione risorse. Adesso – conclude Antonio Diana – la scuola resterà aperta, anche a costo di trasformarla in scuola privata, se è questo quello che vogliono».

«Non oso nemmeno immaginare le ripercussioni che il paese dovrebbe sopportare per la chiusura di alcune classi, prima, e inevitabilmente, dell’intera scuola dopo. Si rischia – afferma l’assessore Mariani – lo spopolamento con il trasferimento di intere famiglie. Il diritto allo studio deve essere rispettato per tutti. Tra l’altro abbiamo saputo che è interessata alla chiusura di una classe anche la scuola elementare, precisamente la prima elementare. Immaginate tutti i disagi che creerebbe questa chiusura: raddoppiati rispetto alla scuola media.

Per arrivare a Stintino, dalla località più vicina, bisogna fare più di trenta km. Siamo unici, e questa nostra unicità non deve essere sinonimo di penalizzazione come invece si sta facendo. Contiamo sul supporto di tutte le istituzioni provinciale e regionale – aggiunge – nella convinzione che non ci lascino soli».

 

Nel pomeriggio intanto le prime rassicurazioni almeno sulla scuola elementare: la classe sarebbe salva.

Lo annuncia l’assessore Mariani dopo aver parlato con il dirigente scolastico. «In questi ultimi concitati frangenti, in seguito al nostro interessamento, il dirigente scolastico di Porto Torres – fa sapere Antonella Mariani – mi ha assicurato che la classe della scuola elementare di Stintino, fortunatamente, non sarà interessata da alcuna chiusura».

 

 

LA LETTERA DELL’UFFICIO SOCALISTICO REGIONALE. Il dirigente reggente dell’Ufficio scolastico regionale di Sassari, Sergio Repetto, scrive che «la dotazione provinciale complessiva di posti, assegnata a questa provincia per il prossimo anno scolastico, non consente l’autorizzazione al funzionamento di classi ospitanti un numero esiguo di alunni e, per il caso in esame, della classe terza con 7 alunni (ovvero della classe prima con 6 alunni, qualora sia ipotizzabile la formazione della pluriclasse II-III), anche tenuto conto del contrasto della proposta di organico con la normativa indicata». Il Comune, pertanto, dovrà avviare «ogni opportuna iniziativa per provvedere al trasferimento degli alunni interessati nelle scuole vicine – scrive ancora Repetto – previo contatto con le famiglie per la valutazione della possibilità di provvedere al trasporto dei bambini con mezzi propri».

 

LA LETTERA DEL COMUNE DI STINTINO. Immediata la risposta del Comune di Stintino che, con l’assessore alla Pubblica istruzione, Antonella Mariani, in otto punti evidenzia il grave disagio verso il quale andrebbero gli alunni e le loro famiglie e le difficoltà della stessa amministrazione comunale. Quest’ultima «impossibilitata ad assumersi gli oneri relativi al trasporto» sulla tratta Stintino-Porto Torres. «La distanza che lo scuolabus dovrebbe percorrere – scrive Antonella Mariani – è di circa 60 km tra andata e ritorno, su una strada che è molto trafficata anche da mezzi pesanti e i tempi di percorrenza sono di minimo 20 minuti se non oltre». In più, durante il tragitto tra Stintino e Porto Torres «lo scuolabus – prosegue nella lettera – dovrebbe attraversare altri due territori comunali, quello di Porto Torres e quello di Sassari, e non siamo in grado di assumerci la responsabilità per eventuali incidenti o danni agli alunni». Quindi l’assessore stintinese fa presente che il territorio comunale che si estende per 52 km quadrati «è composto da diverse frazioni e zone disagiate e i due mezzi a disposizione, non di proprietà ma in appalto di servizio, servono a garantire la regolare frequenza dei ragazzi nelle varie scuole di ogni ordine e grado a Stintino e, pertanto, gli stessi non possono garantire contemporaneamente altri servizi». E l’amministrazione stintinese quindi «non è in grado di assumersi oneri accessori per garantire l’eventuale trasporto dei ragazzi da Stintino a Porto Torres con un altro mezzo».

Difficoltà nel trasporto dei ragazzi che interessa anche i genitori che, scrive Antonella Mariani, «dovrebbero compiere quotidianamente quattro viaggi, due per l’andata e due per il ritorno, con a carico un notevole costo economico. A questo si aggiunge il fatto che alcuni sono sprovvisti di mezzi propri e si trovano in situazione di disagio socio economico. C’è anche da considerare – prosegue nella lettera – che nessun genitore si assumerebbe la responsabilità del trasporto di altri bambini con il proprio mezzo». Ultima analisi dell’assessore, ma non per questo meno importante, quella che «è assolutamente impensabile far viaggiare un minore di anni 11 su un pullman di linea che parte da Stintino alle ore 7.15, che effettua numerose fermate lungo il tragitto, che arriva a destinazione alle ore 8. I minori – conclude la lettera l’assessore Antonella Mariani – dovrebbero, dalla fermata del mezzo, recarsi alla scuola senza nessun tipo di assistenza».

 

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Andrea Bazzoni - Gestione Uffici Stampa
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