Batman e Lanterna Verde hanno un’anima sassarese

Antonio Solinas, sassarese, curerà i due nuovi albi della Panini Comics. La casa editrice modenese ha acquistato le licenze della DC Comics Italia

SASSARI 19 giugno 2020 – Hanno fatto la storia del fumetto e appassionato intere generazioni. Bambini e adulti, mentre leggevano le loro avventure, hanno sognato a occhi aperti di immedesimarsi nei loro supereroi preferiti. Dalla carta colorata, poi, sono approdati in Tv e al cinema. E adesso Batman, Superman, Wonder Woman, Aquaman, Flash, Harley Quinn, Lanterna Verde e tutta le Justice League tornano con una nuova veste. E sì, perché i fumetti dalla Detective Comics, per anni in Italia sotto il marchio della Rw Lion, da aprile sono in fumetteria e in edicola con il marchio giallo, rosso e nero della casa editrice modenese Panini Comics.

Gli appassionati di fumetti potrebbero dire che si tratta di un evento epocale, se si pensa che la Panini è la storica casa editrice in Italia dei fumetti Marvel, da sempre i diretti competitor di quelli DC. Non a caso gli albi in edicola in questi giorni in copertina portano lo slogan “L’inizio di una nuova era”.

Due di questi albi, Batman e Lanterna Verde, sono curati da un sassarese, Antonio Solinas, da otto anni in forza alla Panini Comics. Dal 2018 – con la moglie finlandese e due splendidi figli di 12 e 11 anni – vive a Espoo, una città di 250mila abitanti a pochi chilometri da Helsinki. Laureato in Chimica all’Università di Sassari, un dottorato all’Università di Southampton, a 41 anni, nel 2012, Antonio lascia il suo lavoro di borsista-ricercatore a Porto Conte per entrare nel mondo dei fumetti.

Da subito per la Panini si occupa di editing di fumetti della Marvel, delle traduzioni e della corrispondenza dei testi alle linee editoriali. Cura le edizioni per bambini degli albi di Spider-Man, Spider-Man magazine e The Avengers magazine. E adesso, anche per lui è “l’inizio di una nuova era”, con la cura dei due nuovi albi, Batman che avrà cadenza quindicinale e Lanterna Verde mensile.

«Un bell’impegno – afferma – ma questa nuova avventura mi consente di scrivere di più e, con i miei interventi, aiutare il lettore a conoscere meglio i personaggi». Il suo preferito è il Cavaliere Oscuro perché «ha una potenza narrativa enorme – afferma Antonio Solinas – un personaggio che negli anni è stato interpretato in mille modi e, a seconda del taglio che i vari autori gli hanno dato, ha raccontato diversi aspetti di sé». E che adesso potranno essere scoperti a partire da questo numero uno, “La mossa di Bane”, che porta le firme di fumettisti del calibro di King, Daniel e Gerads.

Ma anche Lanterna Verde ha un posto speciale. «È un personaggio strano – racconta – ma mi è sempre piaciuto, specie ora che è scritt

o da Grant Morrison, il mio sceneggiatore preferito da sempre. Finalmente, poi, ho coronato il sogno di comprarmi la tazza da tè proprio di Lanterna Verde. Un personaggio quello proposto nel mensile che, nelle prime quattro uscite, concluderà il ciclo già avviato negli Usa per poi avviarne uno nuovo». Difficile farsi raccontare di più, si rischierebbe lo spoiler.

Quello che colpisce di questi albi sono le copertine che raffigurano i supereroi nei cieli delle città italiane. E così, Batman “svolazza” sui monumenti di Modena, città sede della Panini Comics, mentre Lanterna Verde colora la Mole Antonelliana. 

Il passaggio ufficiale dei diritti della DC alla Panini era programmato per aprile ma l’emergenza sanitaria ha inevitabilmente rimandato le uscite. Nella sua “rivitalo”, una villetta a schiera in legno e materiale ecologico nella zona residenziale della città, assieme alla sua famiglia Antonio ha vissuto come tutti il lockdown, imposto a causa del Covid-19. «Qui la situazione è stata abbastanza tranquilla – racconta –, il sistema sanitario ha tenuto bene. Molti impiegati, come in Italia, hanno scelto lo smart working». Lui a distanza, però, lavora da sempre, già da quando era a Sassari. «Il mio è un lavoro che mi permette di essere operativo ovunque. Mi bastano un Pc, una connessione Internet e un telefono». Un lavoro che tutti vorrebbero fare, in grado di riportarti bambino e farti vivere vicino ai tuoi eroi, «ma è un lavoro a tutti gli effetti e richiede sempre professionalità», ricorda.