«Per Villa Pozzo auspichiamo lo stanziamento di ulteriori risorse»

Pubblicato da

La Regione ha ritenuto il progetto del Comune ammissibile ma le risorse regionali sono insufficienti. 


Sassari_Villa Pozzo_1Sassari 18 gennaio 2016 – Il progetto su Villa Pozzo è  ammissibile ma non finanziato per l’esiguità delle risorse messe a disposizione dalla Regione: è l’esito della procedura del bando che consentiva l’erogazione di contributi per la riqualificazione e la riconversione di beni appartenenti al patrimonio disponibile della Regione. Il punteggio acquisito dal progetto presentato dal Comune di Sassari è risultato pari a 42 punti, mentre sono risultati finanziati i progetti che hanno conseguito un punteggio da 46 in su.


«Ci risulta – afferma il sindaco di Sassari Nicola Sanna – che le proposte presentate dalle Unioni di Comuni o da associazione tra Comuni abbiano ottenuto un punteggio maggiore di 10 punti più elevato del nostro a prescindere dalla qualità progettuale, ma solo perché presentato da unioni di comuni. Così  come avrebbero ricevuto un punteggio maggiore quelle proposte, presentate sempre da Unioni di Comuni o da associazione tra Comuni, che prevedevano un numero maggiore di beni appartenenti alla Regione che si proponeva di rifunzionalizzare.

«Il bando aveva a disposizione 40 milioni per tutta la Regione, e per questo nel partecipare avevamo fatto affidamento sul fatto che il progetto su Villa Pozzo, per la sua importanza riconosciuta anche dall’opinione pubblica, potesse ricevere la giusta attenzione».


L’obiettivo del progetto è ridare nuova vita all’edificio storico di viale Caprera che, per diverso tempo, ha ospitato la sede dell’Azienda di Soggiorno, per poi passare in comodato d’uso alla Provincia di Sassari con gli uffici dell’Ente del Turismo. Dal 2006, con la chiusura degli enti turistici e il trasferimento delle competenze operative a Comuni e Province, Villa Pozzo, sulla base di un accordo stipulato con la Regione, è andata in comodato d’uso all’amministrazione provinciale. L’intesa interistituzionale, che prevedeva la trascrizione e la registrazione degli adempimenti previsti dalla legge, è rimasta in sospeso non permettendo la prosecuzione delle azioni di valorizzazione dell’immobile.

L’immobile ora presenta diversi fattori di degrado che in poco tempo potrebbero compromettere in modo irreversibile il carattere di un fabbricato che è tra i simboli della Sassari del primo Novecento. La perdita delle preziose finiture e dell’apparato decorativo, all’interno e all’esterno della villa, deve essere essere impedita con interventi urgenti. 


«Auspichiamo adesso – riprende il primo cittadino – che la Regione disponga urgentemente lo stanziamento di almeno ulteriori 20 milioni, risorse necessarie affinché vi sia un “ripescaggio” per i comuni capoluogo, oltre Sassari, Nuoro, Oristano e Cagliari che oggettivamente non avevano alcuna possibilità di presentare proposte in associazione tra loro, data la disomogeneità dei beni medesimi».

Commenta su Facebook

Close
Andrea Bazzoni - Gestione Uffici Stampa
Seguimi sui social network per essere sempre aggiornato
Twitter Facebook
Google+
Questo sito usa i cookie per migliorare la tua esperienza d’uso e usa cookie di terze parti. Maggiori informazioni. Chiudendo questo banner, scorrendo questa pagina o cliccando qualunque suo elemento acconsenti all’uso dei cookie.