«Per i migranti un progetto di inclusione condiviso»

Pubblicato da

Intervento dell’assessora Monica Spanedda nella commissione consiliare Sanità e servizi sociali presieduta dalla consigliera Carla Fundoni.

Sassari_un momento della seduta di commissioneSassari 16 febbraio 2016 – «Dobbiamo ragionare tutti assieme, giunta, consiglio comunale, portatori di interesse per realizzare un progetto che, assicuri l’accoglienza di richiedenti protezione internazionale e possa essere anche una occasione di sviluppo per la città». Questo in sintesi l’intervento di questa mattina dell’assessora comunale alle Politiche sociali Monica Spanedda, intervenuta durante la seduta della quinta commissione consiliare Sanità e servizi sociali presieduta dalla consigliera Carla Fundoni.

All’ordine del giorno il tema dell’accoglienza dei migranti a Sassari e del Sistema di protezione per richiedenti asilo e rifugiati (Sprar) e l’avviso del ministero dell’Interno per la presentazione di progetti relativi all’inclusione di migranti rifugiati e che richiedono asilo. Un sistema che consente agli enti locali, con il supporto del terzo settore, la realizzazione di interventi di accoglienza integrata che vanno oltre la garanzia del vitto e dell’alloggio, con misure di informazione, accompagnamento, assistenza e orientamento, attraverso la costruzione di percorsi individuali di inserimento socio-economico.

«Con la presenza degli Sprar – ha aggiunto la rappresentate della giunta di Nicola Sanna – la situazione sarebbe differente. Il Comune, con un bando, diventerebbe titolare della gestione attraverso un ente attuatore. Potranno essere fino a 50 persone, quindi si dovranno organizzare progetti inclusivi e di integrazione». Ed è proprio qui che l’assessora Monica Spanedda ha voluto richiamare l’attenzione dei consiglieri, facendo presente la necessità di avviare un immediato e più ampio confronto possibile. «Vogliamo creare un progetto condiviso, raccogliendo le maggiori informazioni possibili – ha detto ancora – per creare un adeguato progetto d’accoglienza. Un progetto che, contemporaneamente, possa portare opportunità di crescita anche alla città».

L’assessora ha fatto sapere che l’amministrazione comunale ha scritto al ministero dell’Interno in relazione al recente bando Sprar, sottolineando le «difficoltà incontrate nel gestire, nei tempi previsti dal bando, le impegnative procedure per l’individuazione di un ente attuatore in grado di garantire servizi qualificati e idonei rispetto ai molteplici ambiti di intervento», quindi le difficoltà «nel reperire strutture adeguate e in possesso delle necessarie caratteristiche».

L’amministrazione sassarese ha confermato l’interesse verso questo tipo di iniziative così da costituire «un partenariato con soggetti attuatori qualificati e da realizzare con essi una seria programmazione di interventi», in particolare per «i minori non accompagnati, che costituiscono per la nostra realtà una problematica particolarmente urgente».

Di notevole impatto i numeri diffusi durante la seduta e relativi agli afflussi migratori verso la Sardegna.

Dal giugno 2014 sono quasi 7.900 gli arrivi registrati dal ministero, per la maggior parte richiedenti asilo e ospitati al Cara di Elmas e nei centri temporanei di accoglienza attivate dalle prefetture nell’isola.

Nel 2015, su 85 strutture in grado di ospitare in tutto 2.897 persone, sono stati ospitati 2.845 migranti e di questi 987 sono arrivati nella vecchia provincia di Sassari. In 12 mesi in Sardegna – secondo i dati a disposizione – si è registrato un incremento del 174 per cento delle strutture attivate. Inoltre, tra il 2014 e il 2015 il numero degli sbarchi in Sardegna è aumentato dell’83 per cento. Per il 2016 sarà necessario pensare a un incremento degli arrivi che viene stimato di circa il 37 per cento.

Nel 2015 su 2.277 domande sono stati dati 53 riconoscimenti di status di rifugiato, 79 di protezione sussidiaria, 230 di protezione umanitaria. Sono state rigettate 1.818 domande di protezione alle quali si aggiungono le 97 rigettate per irreperibilità. Il 30 per cento delle decisioni adottate è stato fatto dalla Prefettura di Sassari, il 43 per cento da quella di Cagliari, il 12 da quella di Nuoro e il 15 da quella di Oristano.

Commenta su Facebook

Close
Andrea Bazzoni - Gestione Uffici Stampa
Seguimi sui social network per essere sempre aggiornato
Twitter Facebook
Google+
Questo sito usa i cookie per migliorare la tua esperienza d’uso e usa cookie di terze parti. Maggiori informazioni. Chiudendo questo banner, scorrendo questa pagina o cliccando qualunque suo elemento acconsenti all’uso dei cookie.