Sterna e fraticello ripopolano le Saline di Stintino

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La popolazione di volatili è cresciuta grazie al progetto SternaLife. In fase di realizzazione nuove passerelle e punti di osservazione. Si punta a proteggere i nidi da animali selvatici

 

0019apr2013 Le Saline dalla torre1Stintino 4 febbraio 2016 – Da quando è iniziato il progetto, il numero degli uccelli presenti è più che raddoppiato, a dimostrazione che il Life Sterna “Conservazione laguna costiera di Casaraccio” sta dando un ottimo risultato. E se al momento dell’avvio il numero di Sterne comuni censite (Sterna hirundo), da cui il progetto prende il nome, non arrivava neanche a 40 adesso supera le cento unità. Un successo che riguarda anche il Fraticello che non nidifica più sulla spiaggia, con tutti i rischi che questo comportava, ma su una serie di isolotti di 100 mq che sono stati installati al centro delle saline.

 

Il progetto, cofinanziato dalla Comunità Europea e dal comune di Stintino con circa 2 milioni di euro, è stato ideato per proteggere gli habitat e le specie che insistono nel sistema umido “Saline di Stintino” all’interno del sito di interesse comunitario e della zona di protezione e salvaguardia Saline di Stintino, Stagno di Pilo e di Casaraccio. Il Comune, per consentire al meglio lo svolgimento del progetto, gli anni scorsi ha anche acquistato quasi 23 ettari di terreno nelle zone umide delle Saline, a partire dalla foce dello stagno di Casaraccio verso l’area di Pazzona.

L’obiettivo è realizzare una vera e propria oasi naturalistica, in grado di coniugare il rispetto dell’ambiente con la vocazione turistica che la zona possiede.

«Si stanno già svolgendo alcune attività didattiche – afferma il sindaco di Stintino Antonio Diana – in particolare con le scuole primarie. Sono previsti ulteriori lavori che consentiranno di completare i parcheggi quindi saranno realizzate ulteriori passerelle che evitano il passaggio sulle zone umide e conducono direttamente sulla spiaggia. Questo sistema, riteniamo, potrà diventare un modello per tutto il litorale delle Saline».

Nel frattempo sono stati realizzati percorsi natura, un edificio in legno che ospiterà un punto informativo e consentirà di seguire e proiettare le immagini delle varie fasi della nidificazione. È in fase di progettazione anche la realizzazione di una passerella schermata che consentirà l’osservazione, in sicurezza e senza arrecare disturbo, dei volatili nei loro nidi.

«Sta sorgendo una vera e propria oasi – afferma Danilo Pisu referente scientifico del progetto – unica nel suo genere e non presente neanche in altri parchi della nostra isola».

 

E adesso che per gli uccelli si avvicina il tempo di nidificare, si sta realizzando un nuovo progetto volto a proteggere i nidi e le uova da possibili intrusioni di animali selvatici. Per questo motivo si stanno delimitando le aree e le vasche intorno alle Saline con una recinzione elettrificata, alta circa 60 centimetri, che funzioni da dissuasore, in particolare per i cinghiali la cui presenza preoccupa non poco. Al momento la rete, omologata e rispettosa delle autorizzazioni del Genio civile, della Soprintendenza e del Savi della Regione, non è ancora in funzione. Saranno installati anche un numero congruo di cartelli informativi che avviseranno i visitatori della presenza delle recinzioni.

«Non c’è pericolo per l’uomo – rassicura Danilo Pisu – e gli animali che dovessero urtarla riceverebbero una spiacevole ma indolore scossa».

 

Da sottolineare che, dopo la loro realizzazione, le strutture sono state colonizzate anche da altri uccelli, Fratino e Cavaliere d’Italia, che hanno abbandonato i siti che regolarmente venivano disturbati dal sempre crescente afflusso turistico primaverile. A riprova che l’intervento era necessario per la sopravvivenza di queste specie.

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Andrea Bazzoni - Gestione Uffici Stampa
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