Vini di Coros, migliora la qualità dei vini del territorio

USINI 4 AGOSTO 2013. «Bisogna impegnarsi in tutti i lavori, ci devi credere sino in fondo e soltanto così i risultati possono arrivare». Parola di Giovanni “Billia” Cherchi, pioniere del Cagnulari di Usini che sabato all’auditorium di Usini, alla sedicesima edizione di Vini di Coros, ha premiato i produttori dei vini in gara nella “1ª rassegna del Cagnulari” dedicata proprio a lui.

 

Vini di Coros ha dimostrato ancora una volta di fare centro, per la partecipazione al concorso enologico oltre che per aver contribuito, ancora una volta, alla diffusione di una cultura della collaborazione tra produttori che porti a un marchio unico e distintivo del territorio. E la presenza all’auditorium di tutti i sindaci del Coros è stata significativa in tal senso.

 

Per le cinque commissioni assaggiatrici, composte da esperti sommelier e tecnici, è stato difficile giudicare i campioni di vini arrivati alla fase finale: 53 i campioni raccolti da circa 40 produttori. “A dare una mano” nella selezione anche la prima scrematura dei vini fatta direttamente in cantina dai tecnici di Laore. «La qualità dei vini in gara in questi anni è migliorata tantissimo — ha detto Giovanni Pinna, enologo della cantina Sella & Mosca” — e in sedici anni di manifestazione che mira a stimolare la produzione e a valorizzare il vitigno del Cagnulari, possiamo dire che gli obiettivi sono stati raggiunti».

 

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Le immagini sono di Pubblicitas, le interviste di Andrea Bazzoni

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Andrea Bazzoni - Gestione Uffici Stampa
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