Ieri il sindaco Nicola Sanna in consiglio regionale per la riunione congiunta del Cal.
SASSARI 16 marzo 2016 – «La riforma è una sfida per tutti i livelli istituzionali e dobbiamo fare in modo di respingere la divisione fra territori forti e deboli, perché ruoli devono essere ben inquadrati in un sistema e la solidarietà è un imperativo che non può essere trascurato, contrastando il clima di neo-centralismo che serpeggia nel Paese». Lo ha detto ieri sera il sindaco di Sassari Nicola Sanna, intervenuto alla seduta congiunta del consiglio regionale e dell consiglio delle autonomie locali, appuntamento annuale e obbligatorio così come previsto nella legge istituiva del Cal.
Il sindaco di Sassari ha aggiunto che anche la riforma costituzionale «non significa riduzione della rappresentanza ma esaltazione della funzione delle autonomie, con particolare riferimento alla presenza dei sindaci nel nuovo senato, pur con grande impegno e un sacrificio full-time».
Il superamento della crisi, ha sostenuto ancora Sanna, «passa attraverso un quadro strategico programmatico condiviso con segni tangibili di buona amministrazione, perché la crisi colpisce in uguale misura sia la Regione che i Comuni i quali però, in particolare, non sanno come chiudere i loro bilanci perché hanno profonda incertezza sulle risorse disponibili, in uno scenario generale che vede la contribuzione enti locali tra le più alte della pubblica amministrazione».
Il consiglio regionale, ha auspicato, «deve recepire queste istanze, sarebbe davvero grave intaccare le risorse del fondo unico, anche tenuto conto che la riforma comporta maggiore spesa organizzativa pur assicurando maggiore efficienza e capacità; il fondo non va toccato perché significherebbe tagliare mense, trasporti, cantieri, scuole, cultura».