Reti idriche: a Sassari un programma da dieci milioni

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Questa mattina il sindaco Nicola Sanna in audizione alla quarta commissione: «Serve una società che realizzi velocemente i lavori e impegni le risorse».

 

Sassari_sindaco Sanna quarta commissioneSassari 22 marzo 2016 – Un programma di interventi con un investimento che supera i dieci milioni di euro utili a realizzare nuove condotte, sostituire alcuni tratti di altre, quindi ancora fondi per manutenzioni ordinarie e per il ripristino delle strade dopo i lavori sulle tubature quindi ancora una campagna di ricerca delle perdite presenti nella rete idrica cittadina. È il quadro dei lavori che Abbonoa dovrà realizzare a Sassari e che questa mattina è stato illustrato dal sindaco di Sassari Nicola Sanna, durante la riunione della quarta commissione consilare presieduta dal consigliere Franco Era.

È stato il consigliere a ricordare la necessità di dare una panoramica della situazione, sui tempi di definizione delle problematiche della rete idrica: «Sono già quattordici – ha sottolineato il presidente della commissione – le ordinanze che il sindaco, non certo per colpa sua, ha dovuto emanare a causa della non potabilità dell’acqua».

Una situazione, quella delle restrizioni idriche, che ha creato notevoli disagi alla cittadinanza. In avvio di seduta si è fatto cenno al fatto che il centro storico di Sassari, a seguito di lavori avviati poco meno di dieci anni fa alle rete dei sottiservizi, dispone di condutture più nuove rispetto ad altre zone della città in cui esitono condotte idriche e fognarie con più di sessant’anni. Altre ancora che, installate negli anni Settanta e Ottanta, con l’allargamento della città, adesso non sono più adeguate.

«In questi ultimi annni – ha detto il sindaco Nicola Sanna – siamo protagonisti di continue interruzioni, più numerose, che vedono il gestore intervenire anche più velocemente ma che non risolvono il problema».

A determinare gli interventi sono le tante perdite che, a Sassari, sfiorano il 52 per cento dell’acqua immessa nella rete a uso civile. «Attraverso il piano operativo regionale – ha proseguito Sanna – entro il 2020 in Sardegna si punta a ridurre le perdite al 35 per cento. Gli investimenti futuri non risolverenno il problema ma l’attenuamento sarà comunque un ottimo risultato e anche per noi sarà un obiettivo strategico».

Per Sassari Abbanoa ha già in cassa una buona disponibilità di risorse. Ci sono circa 6 milioni e 800 mila euro per realizzare la condotta Monte Oro – via Milano, lunga circa sette chilometri e situata a 4/5 metri di profondità. Il serbatoio di via Milano è fondamentale perché serve gran parte della città, da Monserrato al centro alto, da Lu Fangazzu a Cappuccini, da Luna e Sole a Monte alto e medio, da Porcellana alta e bassa a Gioscari e Tingari.

Si aggiungerebbero quasi 3 milioni e 400 mila euro per lavori di efficientamento delle reti idriche urbanee allacci.

Per il triennio 2014-2016, quindi, è stato ricordato che per Sassari e hinterland ci sono a disposizione per le manutenzioni straordinarie circa 6,5 milioni di euro derivanti dalle tariffe. «Ci sono i fondi – ha ribadito il primo cittadino – ma non conosciamo invece il dettaglio della programmazione».

Un accenno quindi all’agro di Sassari in cui, ha fatto sapere il sindaco, sono previsti lavori per la rete fognaria di Bancali e per le reti che servono il carcere «che – ha detto Nicola Sanna – ha bisogno di una nuova adduttrice perché insufficiente. Sarà necessario allora che si faccia anche un progetto per le abitazioni. Questo lo faremo presente perché è una priorità».

Un discorso a parte la questione dei ripristini dei lavori non realizzati correttamente e per i quali sarebbero stati destinati circa 500 mila euro, quindi la questione delle perdite della rete: da gennaio è partita la campagna di ricerca con l’obiettivo di ridurre le dispersioni. Un fenomeno che deve essere contrastato in maniera significativa.

Il sindaco quindi si è soffermato anche sull’aspetto della gestione.«Sino a qualche tempo fa – ha detto ancora Nicola Sanna – si era addirittura parlato di un rischio di fallimento di Abbanoa, poi evitato. Sono quindi emerse delle problematiche del management, fatte presenti, per altro, anche da uno studio della società Deloitte che ha parlato di una forte concentrazione nel vertice della società, con un rallentamento dell’operatività. Occorrerebbe, e non sono parole mie ma dello studio, cambiare la strutture, forse anche le persone ma questa è una competenza e una valutazione in capo al vertice della società».

«Mancherebbe ancora un direttore tecnico regionale, uno del personale, strutture che ancora non ci sono e che – ha proseguito il sindaco Nicola Sanna – rendono l’accentramento un collo di bottiglia. Si potrebbe così dedurre che da questa situazione deriverebbero poi ritardi anche nell’esecuzione dei lavori».

Il primo cittadino ha quindi ricordato le prime difficoltà alle quali Abbanoa dovette fare fronte agli inizi della sua attività. «Nasceva dalla fusinone di strutture più o meno efficienti – ha detto – e doveva far fronte a una lettura e alla raccolta di bollette non omogenene. Ma da allora sono passati dieci anni, ora non ci sono più scuse».

«Complessivamente Abbanoa oggi ha 500 milioni di euro per realizzare i lavori. Di questi 300 milioni sono stati già trasferiti e 200 milioni spesi. Si stanno per trasferire altri 200 milioni e circa 300 milioni arriveranno per la programmazione futura. Occorre una società che sappia realizzare velocemente i lavori e impegnare queste risorse», ha concluso Nicola Sanna

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Andrea Bazzoni - Gestione Uffici Stampa
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