Restituzione degli oneri di potabilizzazione, l’Egas interroga l’Aeegsi

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L’ente presieduto dal sindaco Nicola Sanna presenta una richiesta di valutazione su una proposta che oltre alla Sardegna trova l’interesse delle altre autorità d’Ambito presenti sul territorio nazionale.


AcquaSASSARI 13 aprile 2016 – La questione sull’ammissibilità o meno della restituzione ai cittadini degli oneri di potabilizzazione nei casi di non potabilità potrà presto avere una risposta. Il comitato istituzionale dell Egas, l’ente controllante Abbanoa, composto da 9 sindaci e dal rappresentate della Regione l’assessore Paolo Maninchedda, con la deliberazione odierna ha approvato un atto di indirizzo che prevede la presentazione all’Autorità per l’energia elettrica il gas e il sistema idrico (Aeegsi) di una proposta per la modifica del regolamento e della carta del servizio idrico integrato della Sardegna. Dagli uffici di via Cesare Battisti di Cagliari è stata pertanto inviata all’Aeegsi la richiesta di parere a firma del presidente Nicola Sanna.

Si tratta di una vera e propria novità che, per la prima volta in Italia, vede una autorità d’ambito chiedere ufficialmente una valutazione all’autorità nazionale su questo tema.

 

«Diamo seguito all’impegno che avevamo assunto all’inizio del mandato – afferma il presidente dell’Egas il sindaco di Sassari Nicola Sanna – e abbiamo tenuto conto del fatto che i casi di non potabilità sono stati così frequenti da mettere in discussione la giustezza del corrispettivo. È vero che ci sono carenze strutturali, non sempre ascrivibili a carenze gestionali, ma è altrettanto vero che ci sono altri casi che derivano da errori del gestore, e questi devono essere tenuti in debito conto».


È cosa nota infatti il fatto che i sindaci dei Comuni della Sardegna devono affrontare sempre più numerosi episodi di non potabilità e che è in aumento il numero degli esposti dei cittadini, presentati anche all’Egas, con i quali vengono segnalati problemi sulla qualità delle acque e con i quali si sollecita una soluzione.

La problematica non è limitata alla sola Sardegna ma è comune alla gran parte dei gestori e degli enti d’Ambito.

L’ente di via Cesare Battisti allora ha elaborato una bozza di proposta di modifica del regolamento e della carta del servizio per prevedere la decurtazione degli oneri di potabilizzazione nei casi di acclarata non potabilità, per le sole utenze dei Comuni nei quali si sia verificato il disservizio.

La proposta prevede che la non potabilità sia certificata da atti formali, quali le ordinanze sindacali, per periodi di tempo superiori a cinque giorni consecutivi, senza prendere in considerazione, ai fini del rimborso, i casi di non potabilità di durata inferiore, fino ad un massimo di 4 periodi nell’anno solare. Si sottolinea la prescrizione per il gestore di indicare in un apposito report, da presentare all’ente d’Ambito entro i primi 120 giorni di ogni anno, le situazioni di non potabilità che si sono verificate nel corso dell’esercizio precedente, per ogni Comune dell’Ambito, con indicazione anche delle cause che hanno determinato il disservizio. Si prevede quindi la competenza in capo all’Egas del rilascio dell’autorizzazione al gestore alla restituzione degli oneri di potabilizzazione.

Per l’Egas la proposta sarebbe in linea con quanto già previsto dalla legge, a esempio dalla Finanziaria 2008 (L. 244/2007, art. 2 comma 461), e come ribadito recentemente nello schema di decreto legislativo di attuazione della legge di riforma Madia (124/2015) sui servizi pubblici locali di interesse economico generale. Il punto di forza è nell’obbligatorietà di prevedere, nella cosiddetta “Carta della qualità dei servizi”, standard di qualità e di quantità relativi alle prestazioni erogate così come determinati nel Contratto di servizio, quindi le modalità di ristoro dell’utenza, in forma specifica o mediante restituzione totale o parziale del corrispettivo versato, in caso di inottemperanza.

Tale forma di rimborso è stata considerata dall’ente d’Ambito proprio nell’ottica di un ristoro garantito all’utente in caso di inottemperanza del gestore.

L’iniziativa dell’Egas, che chiede all’Aeegsi una valutazione sull’ammissibilità della restituzione degli oneri di potabilizzazione nei casi di non potabilità, rappresenta un’opportunità anche per le altre autorità d’Ambito, perché potrà portare l’autorità nazionale a esprimersi su una questione che ha una valenza su tutto il territorio italiano.

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Andrea Bazzoni - Gestione Uffici Stampa
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