Per l’Asinara un sistema idrico adeguato

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Nei giorni scorsi a Sassari una riunione tra Egas, Parco, Comune di Porto Torres e Abbanoa per dare all’isola la certezza di un servizio di approvvigionamento.

Sassari_riunione su AsinaraSASSARI 15 maggio 2016 – La convinzione è unanime: il perimetro dell’autorità d’ambito deve essere allargato, così che anche l’Asinara possa finalmente farne parte. E ancora, è necessaria una programmazione generale per la riqualificazione del sistema idrico integrato che sia condiviso da tutti ed è necessario recuperare altre risorse per il sistema idrico dell’isola parco.È quanto emerso nei giorni scorsi a Sassari, durante la riunione che si è svolta a Palazzo Ducale e ha visto seduti attorno al tavolo della sala giunta il presidente e il direttore generale di Egas, Nicola SannaPaolo Porcu, il presidente e il direttore generale del Parco dell’Asinara, Antonio Diana Pierpaolo Congiatu, il sindaco di Porto Torres e l’assessore all’Ambiente, Sean Wheeler e Cristina Biancu, quindi l’amministratore unico e il direttore generale di Abbanoa, Alessandro Ramazzotti e Sandro Murtas e, infine, i rappresentanti degli assessorati regionali dell’Industria e della Difesa dell’ambiente.

La riunione ha fatto seguito alle richieste presentate all’Egas di riunire un tavolo con tutti i soggetti interessati.

Sassari_riunione su Asinara_2E Antonio Diana durante l’incontro ha ribadito che, «considerata la programmazione avviata dall’ente di governo d’ambito della Sardegna sull’allargamento del perimetro di gestione di Abbanoa, è necessario rendere tale programma di inclusione effettivo in tempi rapidi e nei modi che si riterranno più opportuni. È fondamentale una programmazione generale che consenta una vera e propria riqualificazione del sistema idrico e che sia condiviso con tutti».

A giugno dello scorso anno la Regione Sardegna, per l’adeguamento del sistema idrico integrato di Cala d’Oliva, aveva confermato lo stanziamento di 3 milioni e 200 mila euro, utili alla realizzazione dei lavori di sistemazione del bacino di raccolta e al rifacimento della rete di distribuzione.

«Lo stanziamento della Regione – ha detto Sean Wheeler – è stato attribuito al Comune di Porto Torres, per cui provvederemo a fare un bando per la progettazione che sarà condiviso con il distretto idrografico sardo, con il Parco dell’Asinara, con l’assessorato regionale all’Ambiente e con il gestore della rete idrica. Attueremo questa procedura e poi valuteremo se proseguire con una modalità di gestione diretta o tramite Abbanoa. Il nostro comune in questi anni ha speso decine di migliaia di euro per sostituirsi al gestore unico. Rifletteremo, perciò, molto attentamente sul futuro della gestione del sistema idrico nella nostra isola parco».

«Abbiamo già individuato un programma su base regionale – ha aggiunto il presidente di Egas Nicola Sanna – che ci consentirà di inserire nell’ambito unico tutte quelle realtà che, per motivi strutturali o per legge, non sono ancora ricomprese nel perimetro. I vertici di Abbanoa hanno confermato la massima disponibilità a collaborare per raggiungere l’obiettivo di rendere l’Asinara servita dal sistema».

L’inserimento dell’isola nel sistema idrico integrato – è stato fatto notare – presuppone che tutti gli utenti del parco abbiano la possibilità di usufruire degli stessi servizi e della stesse tariffe del resto della Sardegna: tariffe che l’Egas, in collaborazione con il gestore, sta definendo per il prossimo quadriennio.

Tra le varie azioni che dovranno essere portate avanti, inoltre, anche quella che prevede una ricognizione sugli importi che le diverse amministrazioni statali presenti sull’isola devono corrispondere al Comune di Porto Torres per il consumo dell’acqua, per il servizio di approvvigionamento e depurazione delle acque.

È convinzione, intanto, che i fondi non saranno sicuramente sufficienti a realizzare i lavori su tutta l’isola. Opere che potrebbero prevedere anche soluzioni innovative ed ecocompatibili, in linea con lo spirito del parco, per la progettualità delle quali sarà necessaria una condivisione anche con lo stesso ente Parco. E se, appunto, gli attuali finanziamenti non possono essere considerati sufficienti, tutti hanno concordato sull’esigenza di imbastire azioni politiche per cercare e ottenere altre risorse e fondi strutturali.

 

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Andrea Bazzoni - Gestione Uffici Stampa
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