Patto a due contro l’evasione fiscale

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Comune di Sassari e Agenzia delle Entrate rafforzano l’alleanza

 

Sassari_sigla accordo Comune_Agenzia EntrateSASSARI 28 LUGLIO 2015 – La squadra anti-evasione in Sardegna potrà continuare a contare su un alleato di tutto rispetto. Con il protocollo d’intesa siglato oggi, il direttore regionale dell’Agenzia delle Entrate, Rossella Rotondo, e il sindaco del capoluogo turritano, Nicola Sanna, rinnovano per altri tre anni la collaborazione nell’attività di accertamento dei tributi erariali iniziata nel luglio del 2012. Un’intesa che porterà nelle casse dell’amministrazione sassarese il 100 per cento delle somme riscosse grazie alle segnalazioni inviate al Fisco sulle situazioni spia di fenomeni evasivi.

 

Input sempre più qualificati – Quest’anno l’accordo si arricchisce con una novità: l’istituzione di un tavolo tecnico congiunto tra il Comune e la Direzione provinciale di Sassari dell’Agenzia, composto da personale specializzato dei due enti, che avrà il compito di passare ai raggi X le ipotesi di evasione più rilevanti, ricorrenti o complesse, con l’obiettivo di concordare le modalità di predisposizione delle segnalazioni. Un occhio di riguardo sarà riservato anche ai casi che potrebbero diventare best practices utilizzabili a livello nazionale, regionale o locale.

Grazie a questa attività gli input inviati dal Comune tenderanno a essere sempre più strutturati e qualificati e avranno quindi maggiori chance di arrivare a buon fine.

 

I campi d’azione – I settori in cui il Comune porterà avanti la sua opera di intelligence alla ricerca dei furbetti che evadono il Fisco restano quelli classici: dai casi di economia sommersa nei settori del commercio e delle professioni alle residenze fittizie all’estero, dagli affitti in nero alle plusvalenze derivanti dalla cessione di aree edificabili e fabbricati, senza trascurare i cosiddetti finti poveri, che nascondono dietro modeste dichiarazioni la disponibilità di beni e servizi di lusso.

 

Le comunicazioni viaggiano online – Le segnalazioni del Comune, complete di nome e cognome, codice fiscale o partita Iva del contribuente, saranno trasmesse agli uffici dell’Agenzia esclusivamente online, tramite il canale telematico Siatel. Saranno poi i funzionari tributari a vagliare le informazioni caso per caso e a procedere agli eventuali controlli.

 

Vantaggi in chiave locale – Con il rinnovo del protocollo d’intesa, al Comune di Sassari spetterà fino al 2017 il 100 per cento delle somme incassate dall’Erario sulla base delle segnalazioni presentate.

Inoltre, i dipendenti comunali che verranno impiegati nelle attività di accertamento saranno seguiti dai funzionari specializzati dell’Agenzia delle Entrate con un servizio ad hoc di assistenza, consulenza e formazione.

 

Una rete da nord a sud dell’isola – La rinnovata collaborazione con il Comune di Sassari rafforza la strategia di contrasto all’evasione sul territorio che l’Agenzia delle Entrate ha iniziato a mettere in campo già dieci anni fa, con l’applicazione delle prime norme sul coinvolgimento dei Comuni nell’attività di accertamento dei tributi di competenza statale. Questa linea d’azione valorizza il ruolo dei Comuni in chiave anti-evasione, facendo leva sulla loro profonda conoscenza delle dinamiche socio-economiche locali. In Sardegna il team di Comuni caccia-evasori comprende, oltre a Sassari, anche Cagliari e Oristano.

 

«La collaborazione con le istituzioni locali – ha dichiarato il Direttore regionale delle Entrate – ci consente di rendere sempre più efficace la nostra attività di controllo e di scovare quelle sacche di evasione che si nascondono nelle pieghe del territorio, concorrendo alla diffusione della cultura della legalità».

 

Soddisfazione è stata espressa anche dal sindaco del capoluogo turritano. «Un rinnovo per confermare che il progetto e i risultati fino ad oggi raggiunti non possono essere interrotti – ha sottolineato Nicola Sanna – e che è fondamentale condurre una politica tributaria locale che avrà maggiore riguardo all’equipartizione del carico fiscale. Potremo così liberare importanti risorse a favore delle classi disagiate e ridurre in generale la pressione fiscale sui cittadini e sulle attività economiche».

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Andrea Bazzoni - Gestione Uffici Stampa
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