La sostenibilità viaggia sui pedali

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Presentati ieri, in occasione della Settimana europea della mobilità sostenibile, alcuni progetti che vedono protagonista la bicicletta. Procedono in città i lavori per la pista ciclabile

 

Sassari_Settimana europea mobilità sostenibile_3SASSARI 18 settembre 2015 – Qualcuno potrebbe usare un risciò a tre ruote per trasportare turisti, un altro una bicicletta con un piccolo rimorchio per fare le consegne, anche di piante e fiori, e poi c’è chi potrebbe andare in giro con una bici-vela per fare pubblicità, quindi ci sarebbe il bici pony express. Ma di opportunità potrebbero anche essercene altre come, a esempio, il gelataio con la bici, il sushi-bike, il bike take-away. Queste sono soltanto alcune delle idee presentate ieri, in occasione dell’incontro “Il futuro della mobilità ciclabile nel Comune di Sassari”organizzato dall’amministrazione comunale di Sassari nella sala convegni dell’ex infermeria San Pietro. Al centro dell’appuntamento anche la presentazione del nuovo tracciato della pista ciclabile “Le vie dell’Università”.

«Siamo abituati a un’immagine di Sassari non adatta alle due ruote – ha detto il primo cittadino di Sassari Nicola Sanna in apertura di incontro – e i nostri progettisti ci dimostreranno il contrario. Sassari deve tener conto di questa nuovo attrattiva che nasce dalla mobilità ciclabile, per essere una città a standard europeo che costruisce più relazioni e dà maggiore attenzione al prossimo».

«La settimana europea della mobilità sostenibile – ha detto l’assessora alle Politiche per lo sviluppo locale, programmazione, cultura e turismo Monica Spanedda – nasce assieme all’accordo di programma con la Regione. Questa ricca serie di appuntamenti ci mostrano un futuro della mobilità, ciclabile e dei mezzi pubblici, e la programmazione europea, con i nuovi programmi sull’energia sostenibile, ci invita a ripensare ai nostri stili di vita e a cogliere la sfida».

Sassari_Settimana europea mobilità sostenibile_2Il plauso per l’iniziativa delle piste ciclabili è stato unanime ma da parte di molti, amministratori compresi, è arrivato l’invito a una maggiore diffusione della cultura della bicicletta. «Una cultura che deve crescere – ha detto l’assessore alla Mobilità Luca Taras – e deve portarci a un nuovo modus vivendi. La bicicletta è il mezzo del futuro e Sassari può diventare una città che sposa la bicicletta come mezzo veloce di spostamento, ancor più della autovetture».

Ed è per questo che l’amministrazione comunale di Sassari quest’anno, nell’aderire all’iniziativa promossa dalla Regione e nell’organizzare la Settimana europea della mobilità sostenibile, ha voluto fortemente la partecipazione di quelle associazioni che da protagoniste vivono e sperimentano a Sassari la cultura della mobilità ciclabile.

ALCUNI PROGETTI – E il primo a lanciare il messaggio di una cultura nuova per la mobilità è stato Stefano Cucca, l’atleta che, lo scorso anno, realizzò il giro del mondo sulla sua bicicletta. Anche lui con la sua associazione Rumundu e il consorzio Andalas de Amistade partecipa alla Settimana europea con un seminario pratico di sensibilizzazione su elementi di mobilità ciclabile nei percorsi urbani. Da loro nasce il progetto Ri-Ciclo che li vedrà impegnati nell’allestire un centro di stoccaggio temporaneo finalizzato alla raccolta e al riutilizzo di biciclette abbandonate e in disuso. L’iniziativa si colloca nell’ambito del progetto “SardegnAfrica” che si prefigge l’obiettivo di coinvolgere i cittadini sassaresi nella raccolta, durante la Settimana europea della mobilità sostenibile, di biciclette che verranno risistemate, con la collaborazione dell’Associazione Ciclobottega, per essere spedite a Porto Alfred, un piccolo centro sudafricano dove gran parte degli spostamenti per andare a lavoro, a scuola o per ricevere cure sanitarie avviene a piedi. La raccolta delle biciclette avverrà negli stand di piazza d’Italia e si concluderà nella giornata di lunedì 21 settembre allo stagno e ginepreto di Platamatona. Gli interventi di restauro andranno avanti sino al mese di dicembre per consentire, a gennaio 2016, la spedizione dei mezzi a Porto Alfred.

Alessio Coghene e Stefano Schi del gruppo Med.A. (Mediterranean Architects) hanno presentato un progetto di mobilità ciclabile che unisce Sassari e Porto Torres e individua tre punti chiavi nelle aree di Li Punti, San Giovanni e Ottava. Sempre loro hanno spiegato i vantaggi derivanti dall’utilizzo della bici e hanno mostrato un video realizzato con tre attori di Porto Torres, per mettere a confronto le diverse tipologie di trasporto urbano (auto/biciclette) analizzandone i tempi di percorrenza “punto di partenza-destinazione”.

Particolarmente interessante l’illustrazione fatta da Paolo Pizzadili, presidente dell’associazione cooperativa Bici Express che ha illustrato i vantaggi delle consegne in bicicletta.

Quindi Francesco Tolu, presidente dell’associazione Medici endocrinologi Sardegna ha spiegato la relazione tra attività motoria e longevità, quindi quali benefici possono arrivare per la salute dall’utilizzo della bicicletta.

Sassari_Settimana europea mobilità sostenibile_1GLI ATRI PROTAGONISTI – Alla Settimana europea partecipano anche altre realtà: l’associazione sportiva “In Mountain Bike”, Theatre en Vol – associazione Girovagando, l’Uisp di Sassari e l’associazione sportiva dilettantistica Currichisimagna, la Ciclobottega e Bici Mania Sassari e il Gremio degli autoferrotranvieri.

LE VIE DELL’UNIVERSITÀ – A illustrare il progetto sulle piste ciclabili, già presentato a dicembre in occasione del premio nazionale per l’innovazione, è stato Manuele Marotto, l’ingegnere che assieme all’architetto Anna Maddalena Pattitoni ha redatto il progetto. La realizzazione delle piste ha già preso il via ad agosto e il Comune di Sassari, per la loro realizzazione dispone di un finanziato, attraverso il Por 2006-2013, di 1,8 milioni di euro.

Il progetto – è stato spiegato – prevede un circuito che, partendo da piazza Università raggiunge il dipartimento di Botanica e le facoltà di Lettere e Filosofia, Medicina e Chirurgia, Scienze, Agraria, Economia, Farmacia, Giurisprudenza, Lingue e letteratura straniera, Medicina Veterinaria e Scienze Politiche. Con la pista ciclabile saranno raggiungibili il policlinico, le cliniche universitarie, l’ospedale civile, la stazione degli autobus, l’emiciclo Garibaldi, il Comando provinciale dei carabinieri, la sede dell’Inps, la casa dello studente di via Verona.

Il tracciato sarà realizzato in gran parte con conglomerato bituminoso colorato, in grado di evidenziare da subito il percorso. Nella zona di viale Italia la pista ciclabile, così prevede il progetto, sarà realizzata con calcestruzzo architettonico su una corsia riservata che, sollevata dal livello stradale e all’altezza del marciapiede, occuperà lo spazio che attualmente è destinato ai parcheggi liberi. I parcheggi, una cinquantina in tutto, potranno essere recuperati nelle aree circostanti, nei parcheggi interrati e si pensa a una eventuale convenzione con il Policlinico sassarese. Una scelta che potrà anche riqualificare viale Italia perché, da una parte, eliminerà gli elementi di rallentamento e, dall’altra, darà continuità al flusso pedonale e ciclistico. Inoltre l’eliminazione dei parcheggi di superficie potrà valorizzare i negozi della via che saranno maggiormente visibili. Nel progetto sono state previste tre stazioni di bike sharing per biciclette con la pedalata assistita: una in via dei Mille, in prossimità dei parcheggi Atp, una in piazza Conte di Moriana e una all’emiciclo, per un totale di 30 posti. Al progetto potrà affinacarsi lo sviluppo di tecnologia applicata al bike sharing con la creazione specifica di App per smartphone in grado di indicare in tempo reale le biciclette a disposizione e le tempistiche di riconsegna. 

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Andrea Bazzoni - Gestione Uffici Stampa
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