Izs della Sardegna, novant’anni di storia della sanità veterinaria

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Oggi l’ente di via Duca degli Abruzzi ha celebrato l’importante traguardo con un convegno che ha tracciato il ruolo dell’istituto tra passato e futuro.

Sassari_Novanta anni Izs SardegnaSASSARI 13 novembre 2015 – “Ho immaginato cosa potesse essere la nostra città novant’anni fa, quando l’Istituto zooprofilattico sperimentale muoveva i suoi primi passi. Una città in crescita dove nascevano le prime banche dell’Isola, le prime aziende ospedaliere private, i primi giornali quotidiani. Un momento storico di fermento sul piano scientifico che ha portato la nostra provincia e il suo capoluogo a essere il faro della ricerca e della produzione primaria nell’isola, nel mezzogiorno e a livello internazionale”. Ha esordito così il sindaco di Sassari Nicola Sanna aprendo l’importante appuntamento celebrativo dell’Istituto zooprofilattico sperimentale della Sardegna che oggi, nell’aula magna dell’Università di Sassari, ha festeggiato i suoi primi novanta anni di attività.


“Se è vero il detto secondo il quale gli agronomi sono i primi medici dell’umanità, questo – 
ha ripreso il primo cittadino – vale anche per i veterinari. Perché è sicuramente vero che siamo quello che mangiamo e se non ci fosse questo complesso apparato di professionisti a operare per la buona produzione agricola e per i giusti controlli non avremmo la garanzia della nostra salute”.


“Novant’anni fa, allora, si apriva la storia dell’Izs sardo, uno dei dieci istituti italiani che – 
ha detto ancora – ha sempre dimostrato di essere all’altezza di un confronto nel campo della ricerca e dell’assistenza del mondo isolano e non solo.

“Oggi le battaglie economiche si giocano proprio nei settori dell’agricoltura, dell’allevamento e dell’alimentazione. Il presidio dell’Istituto zooprofilattico è allora fondamentale per evitare l’ingresso in Sardegna di patologie che potrebbero rivelarsi deleterie per la nostra economia”, ha proseguito.

“Dobbiamo sicuramente fare di più, a esempio per la peste suina africana. Dobbiamo renderci conto che le battaglie si basano sulla sanità dei prodotti e sulla presenza di un presidio che deve garantire un futuro certo e di eccellenza. Cosi come ha saputo fare l’Izs. Auguri e a zent’anni da aba!”, ha concluso il primo cittadino.

Al tavolo dei relatori erano presenti Pasqua Tilocca, presidente dell’Izs, che ha parlato dell’istituto come di un ente virtuoso che ha operato una corretta gestione delle risorse e che, con gli avanzi di amministrazione ha saputo investire nella ricerca. È stato invece Aldo Marongiu, responsabile della struttura di Igiene degli alimenti dell’Izs e già direttore dell’istituto dal 2005 al 2010, a tracciare la storia dell’ente dal 1921, passando per l’anno della prima e vera attività, 1925, quando venne emesso il primo referto, per arrivare poi ai giorni nostri.
Il 
direttore generale Alberto Laddomada ha invece parlato del ruolo e del futuro dell’Izs. Il vertice dell’ente di via Duca degli Abruzzi ha citato i vari fronti sui quali l’Izs si trova a operare. Tra questi i fenomeni dell’inquinamento ambientale e dei contaminanti. Problematiche che saranno sempre più complesse anche per l’impatto sulla salute umana. L’ente, è stato detto, poggia su una storia fatta sul fabbisogno di salute e da qui bisogna partire per realizzare quello che serve per la Sardegna. 148 prove accreditate rappresentano il punto di forza dell’ente che svolge un ruolo centrale anche nei riguardi della altre amministrazioni sanitarie.

Il preside del Dipartimento di Veterinaria, Eraldo Sanna Passino, ha chiesto di volgere uno sguardo al futuro della Veterinaria, degli ospedali veterinari in un percorso di dialogo senza prevaricazione. Che porti a lavorare assieme per la crescita professionale.

Un contributo lo ha portato anche Silvio Borrello, direttore generale della Sanità veterinaria del ministero della Salute, ricordando il ruolo centrale dell’Izd nel panorama italiano.

In apertura anche l’intervento del presidente del consiglio regionale Gianfranco Ganau che ha ribadito l’importante lavoro svolto dall’ente e ha citato alcuni dei direttori che si sono succeduti alla guida dell’Izs sardo che rappresenta un’eccellenza nel settore.


A chiudere la mattinata è stato l’intervento del 
presidente della Regione Francesco Pigliaru che ha sottolineato quanto il territorio del Sassarese e la città di Sassari siamo importanti per il loro futuro e per il territorio. Quindi

Secondo il presidente della Regione, dopo quanto emerso con l’Expo 2015 di Milano, la food security è la grande partita che si gioca nel mondo. È necessario quindi sfruttare le produzioni sane della nostra terra anche esportandole. L’unico cruccio la peste suina africana: il presidente Pigliaru è convinto che questa malattia possa essere eradicata con le strumentazioni e la tecnologia a disposizione. Il mercato dei salumi ha, infatti, un grande potenziale e bisogna battere la strada per arrivare a un risultato positivo per la Sardegna.

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Andrea Bazzoni - Gestione Uffici Stampa
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