«In città residenzialità studentesche diffuse»

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Il sindaco Nicola Sanna risponde in consiglio comunale al consigliere del M5S.

Sassari_sindaco Sanna in consiglio ComunaleSassari 28 aprile 2015 – «C’è una veduta di intenti e la prossima settimana avremo incontro con l’Ersu e l’Università per concordare, con un protocollo di intesa, le aree utili alla realizzazione di residenze studentesche diffuse. Sono tre le possibili zone nelle quali queste si possono concretizzare: di fronte all’Orto botanico, nella caserma La Marmora e nell’ex brefotrofio a San Pietro». Lo ha detto questa sera il sindaco Nicola Sanna durante la seduta del consiglio comunale, rispondendo all’interrogazione del consigliere del Movimento cinque stelle in consiglio comunale Maurilio Murru sulla realizzazione del progetto di residenza universitaria nella caserma di Piazza Castello.

Il sindaco, ricordando che nelle dichiarazioni programmatiche il centro storico è sempre stata l’area di elezione per la residenzialità diffusa degli studenti, ha sottolineato che l’obiettivo è quello di realizzare residenze per oltre 700 posti«Si apre un nuovo scenario per impegnare buona parte dei 40 milioni di euro per la realizzazione del “campus” universitario – ha ripreso il primo cittadino – quindi per non perdere il finanziamento.

«Con un investimento tra i 15 e 20 milioni nell’area di fronte all’Orto botanico che ha la destinazione urbanistica idonea (G.1.1.2), avremo le risorse per ristrutturare la caserma La Marmora, e potremo realizzarne una nuova in aree militari.

«Ci sono le condizioni per la realizzazione di questo obiettivo – ha detto ancora Nicola Sanna – attraverso una pianificazione attiva che vede il Comune, l’Università, l’Ersu e la Regione convergere sull’idea di realizzare una serie di residenze per studenti in quelle tre aree. Abbiamo inoltre avviato una serie costruttiva di interlocuzioni con il ministero della Difesa».

In termini di numeri di posti letto, potrebbero essere circa 300 nell’area dell’Orto botanico, 300 nella caserma La Marmora e nell’ex brefotrofio di San Pietro, infine, potrebbero essere circa 150.

Il primo cittadino, inoltre, ha ricordato che il Comune già da tempo, attraverso accordi con le associazioni dei proprietari edilizi, ha voluto agevolare la residenzialità degli studenti universitari. In particolare, con la riduzione dell’Imu sulla seconda casa per quei proprietari che decidono di affittare a studenti a canoni moderati.

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Andrea Bazzoni - Gestione Uffici Stampa
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