«I valori della solidarietà per un’Europa vincente»

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Il sindaco Nicola Sanna nel suo discorso per il “25 Aprile” invita a riflettere sui concetti contemporanei della resistenza alla luce dei fenomeni che stanno riguardando il Vecchi Continente.

Sassari_25 Aprile_7Sassari 25 aprile 2016 – Solidarietà, resistenza e il suo carattere contemporaneo, quindi ancora inclusione sociale e questione migratoria, ai quali si aggiunge la figura del partigiano ai giorni d’oggi che, nel rispetto e nell’affermazione del messaggio della Liberazione del 25 Aprile, «significa battersi per il rispetto e l’affermazione dei diritti sanciti dalle nostre Carte Costituzionali, nel nostro Paese e in Europa». Questi i concetti portanti del discorso tenuto dal sindaco di Sassari Nicola Sanna davanti alla folta platea che questa mattina, nel cortile interno di Palazzo Ducale, ha partecipato alla cerimonia della giornata della Liberazione.

«La prima cosa che dobbiamo festeggiare – ha detto il primo cittadino –, settantuno anni dopo, è la capacità che individui, spesso isolati, hanno avuto di liberare anzitutto se stessi, di sottrarsi all’inquinamento delle menti e dei valori. Dobbiamo festeggiare la loro capacità di negare finalmente la rete di menzogne e seduzioni che sorregge ogni regime autoritario e antidemocratico.

«Quei giovani di allora – ha proseguito – protagonisti degli scioperi che anticiparono la caduta del fascismo, non erano andati a scuola di antifascismo. Quei giovani erano animati da un profondo e fondamentale valore che è la solidarietà».

Per il sindaco di Sassari è importante attualizzare il carattere di “resistenza” sottolineando il fatto che oggi i migranti rappresentano i nuovi resistenti nei loro paesi di origine, coloro che scappano dalle tirannie dei loro paesi. Popolazioni in cerca di libertà e democrazia. Ma la questione migratoria esercita «una sorta di funzione specchio per le società europee che accolgono i migranti, nelle quali si riflettono le contraddizioni e i limiti. In questi mesi – ha aggiunto – il fenomeno migratorio sta mettendo in evidenza le diversità tra i regimi democratici delle società europee contemporanee.

Quindi un richiamo a quanto sta avvenendo in questi giorni:«Noi europei non possiamo rispondere edificando nuovi muri e barriere in Europa, non è stata questa la formula vincente per una pace florida e duratura costruita in questi 71 anni con l’Unione Europea. L’Europa è vincente se rimane ancorata ai suoi principi fondamentali, conquistati con i suoi resistenti. Una Resistenza che si è formata nella piena condivisione dei valori della solidarietà.

«Per l’affermazione di tutti questi diritti universali si sono battuti i nostri partigiani. Oggi essere partigiano, rispettare e affermare il messaggio della liberazione del “25 Aprile”, significa battersi per il rispetto e l’affermazione dei diritti sanciti dalle nostre Carte Costituzionali, nel nostro Paese e in Europa», ha concluso Nicola Sanna.

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Andrea Bazzoni - Gestione Uffici Stampa
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