Emergenza freddo, aperto il ricovero di via Duca degli Abruzzi

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La struttura ha iniziato l’attività dal 30 dicembre. Il progetto vede la collaborazione dell’amministrazione comunale, Caritas, Alfa uno e proseguirà sino a fine marzo 

Sassari_Monica SpaneddaSassari 16 gennaio 2016 – Al suo interno i cittadini senza fissa dimora possono fare una doccia, dormire e ricevere un pasto caldo per cena e una colazione al risveglio. Il ricovero di via Duca degli Abruzzi dal 30 dicembre ha ripreso la sua attività e, da subito, ha fatto registrare la presenza di alcuni utenti.

L’obiettivo dell’amministrazione comunale guidata da Nicola Sanna è quello di attivare progetti rivolti a favore delle persone in condizioni di estrema povertà e senza fissa dimora, con particolare attenzione a questo periodo quando, a causa dell’abbassamento delle temperature, si presenta l’emergenza freddo.

L’assessorato alle Politiche sociali e pari opportunità ha attivato così il progetto che lo vede in prima linea, assieme ai volontari della Caritas e dell’Alfa uno, nella gestione della struttura di via Duca degli Abruzzi.

L’accesso degli utenti è tra le 19 e le 22. In questa fase coloro che accedono possono fare una doccia, ricevere un cambio d’abito se necessario, la cena, dormire quindi, prima di lasciare la struttura al mattino, fare una calda colazione.

Grazie alla presenza delle associazioni di volontariato è possibile anche segnalare situazioni che possono richiedere l’avvio alla struttura di via Duca degli Abruzzi, in grado di ospitare un massimo di 20 cittadini.

«Siamo convinti – afferma l’assessora alle Politiche sociali Monica Spanedda – che dalla sinergia con le associazioni di volontariato possano realizzarsi progetti di grande valenza. E questo che l’amministrazione sta portando avanti da alcuni anni in via Duca degli Abruzzi è un esempio di come si possa sviluppare un approccio integrato alle povertà estreme».

Il servizio di ricovero in via Duca degli Abruzzi, per il quale il Comune ha messo a disposizione circa 20mila euro, andrà avanti sino al 30 marzo con la possibilità di proroghe che potranno essere valutate nel caso le condizioni lo richiedessero.

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Andrea Bazzoni - Gestione Uffici Stampa
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