Argentiera, parapetti e ringhiere realizzati in cor-ten

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L’ingegnere che ha diretto i lavori sulla nuova struttura costruita nella borgata spiega il loro colore “rugginoso” e il fenomeno di dilavamento.

Sassari parapetti Argentiera_1Sassari 30 dicembre 2015 – Parapetti e ringhiere della nuova struttura realizzata sulla spiaggia dell’Argentiera sono realizzati accoppiando due materiali, l’acciaio Inox e l’acciaio cor-ten. Quest’ultimo materiale è particolarmente interessante perché la sua principale peculiarità è quella di auto-proteggersi dalla corrosione elettrochimica, mediante la formazione di una patina superficiale che ha una colorazione bruna. Il nome cor-ten indica elevata resistenza alla corrosione (CORrosion resistance) ed elevata resistenza meccanica (TENsile strength).

A dare una spiegazione dell’aspetto rugginoso è Gavino Brau, progettista e direttore dei lavori della nuova struttura che guarda il mare dell’Argentiera e che ha incapsulato la collina di detriti che sovrastavano l’arenile.

«L’aspetto “rugginoso” dell’acciaio cor-ten è voluto – spiega – in quanto, da una lato, costituisce una patina protettiva di ossido a forte aderenza che presenta un’ottima resistenza alla corrosione atmosferica, dall’altro, offre innovative soluzioni estetiche grazie all’insolita “eleganza della ruggine” che ricorda la sensazione di vissuto data dai segni del tempo».
L’acciaio cor-ten (materiale brevettato nel 1933), al contrario del comune acciaio al carbonio, quando ossidato appare compatto e morbido al tatto, non si sfalda, non viene intaccata la resistenza strutturale, non richiede manutenzione e ha una lunghissima vita utile.

«L’accostamento dei due materiali, esteticamente agli antipodi, è volto a enfatizzare il contrasto che caratterizza il sito dell’argentiera: da una parte lo splendore e la lucentezza del mare (inox),  dall’altro il fascino storico, un po’ decadente, dell’archeologia mineraria che lo accompagna e valorizza (cor-ten)», prosegue Gavino Brau.


«Il corten utilizzato nei parapetti dell’Argentiera – assicura l’ingegnere che ha direttore i lavori nella ex borgata mineraria di Sassari – è della migliore qualità, come attestato dai certificati forniti a corredo. Prima di essere posto in opera è stato sottoposto a specifici trattamenti di ossidazione e definitiva stabilizzazione in stabilimento. Questo ha consentito di installarlo senza problemi anche in ambito costiero dove la presenza di cloruri nell’atmosfera non permetterebbe la stabilizzazione del processo ossidativo in un corten “giovane”.
«I limitati fenomeni di dilavamento alla base – spiega ancora – sono normali, in particolar modo nel primo periodo di esposizione all’atmosfera, e sintomatici della qualità del prodotto.
Ai parapetti metallici sono state accostate finiture in castagno che, come il cor-ten, se esposte agli agenti atmosferici sono soggette a essudazioni colorate dovute al tannino che contribuiscono a ricordare e preservare il fascino minerario del sito  integrando al meglio nel contesto storico una struttura recente dalle elevate prestazioni meccaniche
», conclude

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Andrea Bazzoni - Gestione Uffici Stampa
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