La novità inserita nel nuovo regolamento comunale Iuc approvato in commissione.
Sassari 31 marzo 2016 – Con il nuovo regolamento comunale per l’applicazione dell’imposta unica comunale arrivano importanti novità per i bed and breakfast sassaresi. Per loro si prevede l’inserimento della struttura nell’ambito della categoria “tariffe domestiche” anziché commerciali, con una conseguente riduzione della tariffa Tari. La novità è emersa ieri, durante l’esposizione dell’assessore comunale ai Tributi Alessio Marras, nella riunione della commissione seconda Bilancio e Tributi presieduta dal consigliere Salvatore Sanna.
I B&B sino allo scorso anno erano ricompresi tra le utenze non domestiche. Infatti, l’articolo 16 del precedente regolamento comunale sulla Iuc stabiliva che quelle “unità immobiliari in cui sia esercitata un’attività economica o professionale, qualora la stessa sia adibita anche ad utenza domestica, si applica per il 50 per cento la tariffa delle utenze non domestiche e per il restante 50 per cento la tariffa per le utenze domestiche”.
Nello specifico la categoria tariffaria applicata era la “08: alberghi senza ristorante” notoriamente più alta della tariffa domestica.
Con la recente modifica al regolamento comunale per l’applicazione della Iuc, a decorrere dal 2016 i B&B vengono inseriti per intero nella tariffa domestica, così come già avviene in altre importanti realtà comunali ad alta vocazione turistica, quali a esempio il Comune di Roma.
Il nuovo articolo 15 del regolamento così stabilische che “per le utenze domestiche dei residenti nelle quali viene esercitato saltuariamente il servizio di alloggio e prima colazione nella forma dei bed & breakfast il numero totale degli occupanti ai fini tariffari è calcolato con riferimento ai dati anagrafici dei componenti il nucleo familiare ed alla potenzialità ricettiva, nel massimo di 6 componenti”.
La modifica – spiegano dal Settore Tributi del Comune di Sassari – si è resa opportuna per armonizzare il regolamento comunale alla normativa regionale e ai pareri dell’Anci in materia, nell’intento di agevolare le attività di B&B svolte in forma non imprenditoriale.
Dalla proiezione dell’applicazione delle diverse tariffe 2015-2016 si ricava una riduzione media della tariffa di circa il 37 per cento.
Infatti, a titolo esemplificativo, nel 2015 un contribuente iscritto per la propria abitazione di 53 mq. con due occupanti, più un B&B di 53 mq. con 6 posti letto, ha ricevuto un avviso di pagamento di 471 euro. In seguito alla modifica regolamentare di cui sopra – con il calcolo sul totale della superficie e sulla somma dei componenti il nucleo familiare e della potenzialità ricettiva – per il 2016 andrà invece a versare 386 euro, con un conseguente risparmio di 85 euro.
E ancora, un contribuente, con una superficie totale tra abitazione e B&B di 260 mq, un nucleo familiare di 3 persone e 3 posti letto, nel 2015 ha pagato 1.158 euro. Quest’anno, invece, verserà 580 euro con un risparmio di 579 euro.
L’attività di B&B, in base alla normativa regionale (art. 6 L. R. Sardegna n. 27 del 12/08/1998), è un modello di accoglienza basato sulla formula dell’alloggio familiare, esercitato nella casa in cui si abita ed è caratterizzato dall’assenza del carattere imprenditoriale.
L’Anci Sardegna in una nota dello scorso anno, relativa all’applicazione della Tari per attività di Bed & Breakfast svolta in forma non imprenditoriale, aveva già sottolineato l’opportunità di applicare la tariffa domestica a tali utenze. Recentemente anche l’Ifel, l’Istituto per la finanza e l’economia locale, ha ribadito questo orientamento. In ogni caso nella tariffa domestica è fissato un tetto massimo pari a sei persone secondo le previsioni normative vigenti.