A Sant’Orsola storica c’è il porta a porta

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Confermato anche a Sant’Orsola Sud l’avvio della nuova modalità di raccolta rifiuti. Servizio al via pure a Campanedda e Saccheddu

Sassari_Il kit per il porta a portaSASSARI 8 luglio 2015 – Campanedda, Saccheddu e Sant’Orsola: ha preso il via da queste borgate una nuova fase della raccolta porta a porta avviata a giugno dall’amministrazione comunale di Sassari. E così, dopo la partenza dell’8 giugno a Tottubella, Villassunta e Baratz, poi ancora il 22 giugno a La Corte e Canaglia, adesso è la volta di due importanti borgate e due quartieri, Sant’Orsola Sud e Sant’Orsola storica, di rilevanza per l’amministrazione comunale. Dopo l’estate sarà la volta di Palmadula e dell’Argentiera.

Nella zona di Sant’Orsola storica il servzio di raccolta rifiuti porta a porta è partito regolarmente, come da programma, il 6 luglio. Qui i cassonetti sono stati ritirati e i cittadini dotati di propri mastelli. «Dal 27 luglio confermiamo l’avvio del servizio anche Sant’Orsola Sud, perché in questi quartieri il porta a porta è un obiettivo importante per questa amministrazione – afferma l’assessore all’Ambiente Gianni Carbini –. Ci proietta, infatti, verso l’obiettivo principale che rimane il raggiungimento della percentuale del 50 per cento di raccolta differenziata, ormai necessario e urgente per non incorrere in sanzioni che, a breve, saranno ancora più salate».

Per far conoscere al meglio l’avvio della raccolta porta a porta, il settore Ambiente del Comune di Sassari, nei giorni precedenti all’avvio del servizio, ha inviato una lettera informativa ai cittadini interessanti, quindi ha anche incontrato gli amministratori di condominio di Sant’Orsola Sud. Si stanno completando, inoltre, i contatti con i singoli condomini per valutare caso per caso e dotarli dei contenitori adeguati. Anche gli ecovolontari sono scesi in campo attivamente, si sono prodigati e continuano a farlo con notevole impegno per chiarire dubbi e perplessità.

Il quartiere di Sant’Orsola Sud si presta alla novità del porta a porta: presenta, infatti, condizioni simili a centri nei quali lo stesso servizio è realtà ormai funzionante e consolidata. Il quartiere, considerata anche la sua posizione periferica e di passaggio, con il sistema di conferimento nei cassonetti stradali è stato penalizzato dall’abbandono dei rifiuti provenienti dall’hinterland.

«E’ certo che la fase iniziale comporta un periodo fisiologico di adattamento – fa notare l’assessore Gianni Carbini – infatti, come da prassi, i cassonetti verranno lasciati ancora per qualche tempo, così che i cittadini possano assimilare la novità e conoscere a pieno le caratteristiche del nuovo sistema. In questo particolare momento c’è bisogno di pazienza e fiducia in ciò che l’amministrazione propone. Siamo certi che queste settimane di adattamento porteranno importanti benefici ai cittadini».

Secondo i dati a disposizione del Settore di via Ariosto, le borgate di Li Punti, Ottava, San Giovanni e Caniga sono un esempio virtuoso e stanno decisamente trainando, in maniera positiva, le percentuali di raccolta differenziata. Sant’Orsola allora, sia geograficamente che in termini di servizio di igiene urbana, è la naturale prosecuzione di questi quartieri e bene si presta all’estensione del sistema porta a porta, creando una sorta di cintura attorno alla città per arrivare sino al cuore del tessuto urbano. «E’ una scommessa della nostra amministrazione ma non è un azzardo – ribadisce l’assessore – ricordiamo che il sistema di ritiro dei rifiuti porta a porta esiste in tutta Italia, in Europa e nel mondo, in particolare nelle realtà più virtuose.

La novità del porta a porta tocca anche Campanedda e Saccheddu. Si tratta di zone dell’agro dove il compostaggio domestico è attivo già dal 2013 e dove è stato riscontrato un notevole gradimento da parte dei residenti, che hanno persino chiesto una seconda compostiera. «Nell’agro – conclude il rappresentante della giunta di Nicola Sanna – ci risulta che la maggioranza dei residenti abbia accolto favorevolmente il porta a porta. Si tratta di un servizio di prossimità, consente ai cittadini di accorciare le distanze dalla propria abitazione al punto di conferimento, anche nei casi in cui i mezzi per il ritiro non arrivino sino alla soglia di casa».

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Andrea Bazzoni - Gestione Uffici Stampa
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