Storie di umili e di eroi della Grande Guerra

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Sabato alle 18 al Museo delle arti e dei mestieri di Stintino la presentazione del volume curato da Giovanni Gelsomino “Il grande sacrificio”.

 

Stintino_Il grande sacrificio_1STINTINO 28 agosto 2014 – Un libro che non vuole raccontare la storia della Grande Guerra ma le storie di chi quella Guerra la visse sulla propria pelle, da veterano, da figlio rimasto orfano, da vedova. Un volume che racchiude tra le sue pagine la storia di tanti sardi, e non solo, che 100 anni fa, allo scoppio della Prima guerra mondiale, partirono per il fronte senza fare ritorno. È anche questo “Il grande sacrificio”, curato da Giovanni Gelsomino, che sabato 30 agosto sarà presentato a Stintino, alle ore 18, nei locali della scuola elementare di via Lepanto che da luglio ospita il “Museo delle arti e dei mestieri”.

 

Il grande sacrificio”, edito a giugno di quest’anno da Almanacco Gallurese Iniziative editoriale, nelle sue 192 pagine racconta le «storie di battaglie, di fucilazioni, di nemici “generosi” che risparmiavano la vita ai nostri soldati. Storie di vedove, di veterani e di bombe. Storie dei ragazzi del ’99, del Piave, del Montegrappa, delle pietraie del Carso. Storie di eroi, e meno eroi, storie di umili e di generali».

 

Alla presentazione del volume, coordinata da Francesca Demontis rappresentante dell’associazione Il Tempo della Memoria, parteciperanno il curatore dell’opera, il giornalista Giovanni Gelsomino, il sindaco di Stintino Antonio Diana, l’onorevole Mario Segni, il sindaco di Porto Torres Beniamino Scarpa e il direttore del Parco nazionale dell’Asinara Pierpaolo Congiatu. Tra gli interventi anche quello di Eugenio Cossu.

 

Stintino_Il grande sacrificio_2L’appuntamento si inserisce all’interno del ciclo di incontri “Serate al Museo”, curate dall’associazione culturale “Il Tempo della Memoria”, e sarà anche l’occasione per ricordare i cento anni dallo scoppio della Grande Guerra. Il Comune di Stintino, con quello di Porto Torres, il Parco dell’Asinara e le Università di Sassari e Belgrado, lo ha fatto a giugno scorso con un convegno dedicato alle “Commemorazioni di pace: i profughi e i prigionieri nell’isola dell’Asinara” che si è svolto nella sala consiliare di via Torre Falcone.

La presentazione del volume curato da Gelsomino, allora, è una ulteriore occasione per ricordare il dramma che proprio in quegli anni si visse sull’Asinara. Nel libro, infatti, ben tre capitoli, “Quei profughi che ci insegnano la pace” di Antonio Diana, “I dannati dell’Asinara” di Eugenia Tognotti e “I giorni bui dell’Asinara” di Eugenio Cossu, sono dedicati a quella parte ancora poco conosciuta della storia dell’isola parco.

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Andrea Bazzoni - Gestione Uffici Stampa
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