Profughi e prigionieri all’Asinara, un caso storico di crisi umanitaria

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Venerdì 25 settembre a Stintino un convegno per le commemorazioni di pace e il centenario della Grande Guerra. Sarà presentato uno studio di bioarcheologia fatto sui resti biologici prelevati all’ossario di Campu Perdu all’Asinara

Stintino_Campo profughi all'Asinara_foto storicaSTINTINO 23 settembre 2015 – Nel 1915 all’Asinara si verificò un vero e proprio caso di crisi umanitaria, con oltre 23 mila persone che arrivarono sull’isola. Tra loro profughi serbi e prigionieri austro-ungarici, molti dei quali malati e debilitati. Trovarono sistemazione nei campi allestiti da Fornelli a Cala Reale e sull’isola morirono almeno in 7mila a causa di varie malattie, tra le quali colera e tifo. La conferma arriverà dallo studio “Vita e morte dei prigionieri austroungarici nell’isola dell’Asinara” che sarà presentato il 25 settembre a Stintino, in occasione del convegno “Commemorazioni di pace: i profughi e i prigionieri sull’isola dell’Asinara” che si inserisce nell’ambito delle commemorazioni di pace per il centenario della Grande Guerra.

Setticemia, gastroenterite sarebbero state tra le cause di morte di profughi e prigionieri stipati sull’isola. È quanto emerge dai dati preliminari ottenuti dall’analisi di alcuni denti prelevati dall’Ossario dell’Asinara effettuate grazie allo studio di bioarcheologia guidato da Salvatore Rubino del dipartimento di Scienze biomediche dell’Università di Sassari. Il progetto scientifico di bioarcheologia, disciplina che studia i resti biologici provenienti da contesti archeologici, è finalizzato all’identificazione degli agenti eziologici responsabili delle malattie che in molti casi causarono la morte dei prigionieri austro-ungarici. Lo studio è basato sulla genomica che, utilizzando tecniche di sequenziamento di nuova generazione, permette di rilevare l’intero materiale genetico proveniente da diversi tipi di campioni ambientali, superando la necessità dell’isolamento e della coltivazione in laboratorio delle singole specie microbiche. Lo studio, in italiano e in inglese, è stato inserito nel nuovo Quaderno Stintinese che sarà presentato nelle giornate del convegno.

L’incontro, il secondo in ordine di tempo organizzato a Stintino in poco meno di un anno,consentirà oltre alla presentazione di studi e ricerche e dibattiti, anche una visita sull’isola dell’Asinara, con tappa alla cappella ossario di Campu Perdu. Qui saranno deposte alcune corone di fiori in onore dei defunti che morirono sull’isola negli anni della Grande Guerra.

Unico appuntamento in Sardegna di questo tenore, è stato organizzato dal Comune di Stintino, capofila dell’iniziativa, dal Comune di Porto Torres, dal Parco nazionale dell’Asinara, dall’Università di Sassari, con il patrocinio della Presidenza del Consiglio dei Ministri, ministero degli Affari esteri, ministero della Difesa e la collaborazione della Camera di commercio del Nord Sardegna e della Fondazione Banco di Sardegna. Per l’occasione sarà presente il sottosegretario alla Difesa Domenico Rossi, ed è prevista la partecipazione del presidente del Comitato per le celebrazioni di interesse nazionale Franco Marini, del presidente delle Regione Sardegna Francesco Pigliaru, oltreché di ambasciatori dei governi di Serbia, Ungheria, e ospiti particolari di Giordania, Libano e Benin.

IL PROGRAMMA

Venerdì, a partire della ore 9,30, a introdurre i lavori sarà Marco Tornetta, coordinatore delle commemorazioni internazionali delle due Guerre Mondiali e della Resistenza, che illustrerà le finalità del progetto e darà alcuni cenni storici dell’evento.

Seguiranno quindi gli interventi del sindaco di Stintino Antonio Diana, del presidente del Parco nazionale dell’Asinara Pasqualino Federici, del rettore dell’Università di Sassari Massimo Carpinelli, del rettore dell’Università di Belgrado. Quindi Salvatore Rubino presenterà il progetto di ricerca di bioarcheologia.

Nel pomeriggio (16-18), in un incontro in sala consiliare, saranno gli storici dei vari paesi coinvolti a definire tempi e modalità della ricerca e del convegno di storia che si svolgerà nel 2016 a Stintino. A coordinare i lavori saranno Antonietta Mazzette, direttore del dipartimento di Scienze politiche, Scienze della comunicazione e ingegneria dell’informazione dell’Università di Sassari, quindi Assunta Trova titolare della cattedra di Storia contemporanea all’Università di Sassari.

Sabato 26 settembre, invece, a partire dalle ore 9,30 (imbarco dal porto di Tanca Manna) è prevista una escursione sull’isola dell’Asinara. Da Cala Reale prenderà il via un corteo per la cappella ossario di Campu Perdu, dove saranno deposte alcune corone di fiori in onore dei defunti che morirono sull’isola negli anni della Grande Guerra. Rientro a Stintino alle ore 15.

In considerazione delle previsioni meteorologiche, l’appuntamento di sabato, sull’isola dell’Asinara, potrebbe essere anticipato al primo pomeriggio di venerdì.

 

[box type=”download” size=”large” border=”full”]Programma Convegno Stintino[/box]

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Andrea Bazzoni - Gestione Uffici Stampa
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