Amori e tradimenti, ecco Così fan tutte

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Al Teatro Comunale di Sassari l’opera di Mozart, la prima venerdì 15 novembre.

 

Francesca Sassu e Annalisa StroppaSassari 13 novembre 2013 – Fresca, giovane e sempre moderna perché, nonostante i suoi 223 anni, in qualunque epoca la si rappresenti o la si ambienti, porta con sé temi sempre attuali. Amore, fedeltà, gelosia e tradimento, infatti, sono argomenti che sembrano attanagliare l’umanità da secoli, qualunque sia l’ambiente e il livello sociale, sia nel Settecento che negli anni Duemila.  

È Così fan tutte, ossia La scuola degli amanti di Wolfgang Amadeus Mozart, la terza e ultima opera italiana (prima Le nozze di Figaro nel 1786 quindi Don Giovanni nel 1787) scritta dal compositore salisburghese su libretto di Lorenzo da Ponte, andata in scena per la prima volta al Burgtheater di Vienna il 26 gennaio 1790.

 

L’Ente Concerti “Marialisa de Carolis” la propone al pubblico del Teatro Comunale di Sassari il 15 e 17 novembre, quale terza opera nel cartellone della settantesima stagione lirica.

L’opera si inserisce all’interno del progetto “trilogia di Mozart” che l’Ente Concerti ha avviato lo scorso anno con Le Nozze di Figaro e che si completerà con il Don Giovanni.

Alla regia ci sarà Jacopo Spirei, giovane regista italiano di casa a Salisburgo e Londra, mentre nel golfo mistico Giovanni Battista Rigon, considerato «uno dei migliori direttori rossiniani su piazza, artefice di un suono agile e grintoso, che non stanca» (Enrico Girardi, “Il Corriere della Sera”), entrambi per la prima volta a Sassari.

 

«È un’opera che tratta temi delicati – afferma il regista – quello del crescere, diventare adulti, maturare, e delle difficoltà della vita ma, allo stesso tempo, è un’opera che vuole infondere fiducia. Il testo e la musica sono una poesia inarrivabile e l’opera parla di noi e a noi, è un mondo che parla di modernità, come moderno era il linguaggio di Mozart».

 

Il tema dell’amore, del tradimento e dello “scambio di coppia”, quindi, faranno da base alle vicende che si svilupperanno sul palco. E a “instillare” i dubbi sulla fedeltà dei propri compagni ci penserà Don Alfonso al quale, già nel 1790, Mozart e Da Ponte facevano cantare: «È la fede delle femmine come l’Araba fenice: che vi sia ciascun lo dice, dove sia nessun lo sa!». E poi ancora: «Tutti accusan le donne, ed io le scuso, se mille volte al dì cangiano amore; altri un vizio lo chiama ed altri un uso: ed a me par necessità del core. L’amante che si trova alfin deluso, non condanni l’altrui, ma il proprio errore; giacché, giovani, vecchie, e belle e brutte, ripetete con me: “Così fan tutte!”».

 

In un perfetto gioco di simmetrie, la musica di quest’opera esprime il trionfo della dissimulazione, in un gioco dell’essere e dell’apparire che diventa il meccanismo stesso dell’azione.

«Molte sono le arie rappresentative di quest’opera – afferma il direttore d’orchestra Giovanni Battista Rigon – forse però quella di Fiordiligi maggiormente risente della citazione del genere tragico in quello comico. Se nelle due precedenti opere scritte in italiano Mozart voleva ancora dimostrare qualcosa, in questa egli scrive quasi per sé, creando una musica meravigliosa che sgorga dall’anima».

 

Stroppa e SassuGiovane il cast che salirà sul palco e composto da cantanti che si sono affermati anche in campo internazionale. A interpretare Fiordiligi sarà Francesca Sassu che, già al Verdi nel 2011, si distinse per il riuscitissimo ruolo di Adina in Elisir d’amore di Donizetti. Nel cast anche Annalisa Stroppa (Dorabella), giovane promessa del panorama lirico internazionale, lo statunitense Gregory Warren (Ferrando), cresciuto sotto l’ala del maestro Placido Domingo, Pamela Chiriaco (Despina), considerata “Miglior voce calabrese”, quindi il baritono Omar Montanari (Don Alfonso) che porta con sé una grande esperienza sui palchi dei teatri internazionali e Clemente Antonio Daliotti (Guglielmo) giovane baritono che si è già distinto nel panorama lirico nazionale per diverse interpretazioni.

Sul palco anche il Coro dell’Ente Concerti diretto dal maestro Antonio Costa.

Le scene sono curate da Mauro Tinti, i costumi sono di Marco Idini e le luci di Fiammetta Baldiserri.

 

Così fan tutte fu rappresentata per la prima volta a Sassari nel 1956, quando chiuse la quarta stagione lirica dell’Ente Concerti. All’epoca direttore d’orchestra fu Albert Kaiser e la regia di Marisa Morel. Fu ancora in città nel 1967, nel 1983 e nel 1997.

 

La trama.

Nella Napoli del XVIII secolo gli ufficiali Ferrando e Guglielmo scommettono con Don Alfonso che le loro fidanzate, le sorelle Fiordiligi e Dorabella, rimarranno loro fedeli. Don Alfonso vuole dimostrare che le ragazze sono, come tutte le altre, pronte al tradimento. Fiordiligi e Dorabella apprendono da Don Alfonso che i loro fidanzati stanno per partire, richiamati in guerra. Le due donne vengono convinte da Despina, pagata da Don Alfonso, ad accettare la corte di due albanesi che altri non sono che i loro fidanzati travestiti. Secondo il piano concordato con Don Alfonso, i finti albanesi corteggiano le dame, ma Guglielmo si rivolge a Dorabella e Ferrando a Fiordiligi, scambiandosi i ruoli e mettendo alla prova la fedeltà delle fidanzate.

Inizialmente, l’atteggiamento virtuoso delle ragazze desta il compiacimento degli ufficiali. Ma dopo tante lusinghe, le sorelle, ormai attratte dai due albanesi, cedono accettando di sposarli. Nel bel mezzo del banchetto nuziale viene annunciato il ritorno degli ufficiali. Gli albanesi si eclissano e al loro posto tornano i fidanzati delusi. Guglielmo e Ferrando svelano l’intrigo e alle ingannate e ingannatrici, Don Alfonso riassume la morale della vicenda: alla scuola degli amanti il disinganno può solo portare saggezza. Si celebrino dunque le nozze: Fiordiligi con Guglielmo, Ferrando con Dorabella.

 

 

I curricula

 

Giovanni Battista Rigon

Direttore d’orchestra

Nel 2011 ha diretto al San Carlo di Napoli La serva padrona di Pergolesi e alla Fenice di Venezia Il barbiere di Siviglia di Rossini; ha diretto Madama Butterfly al Sejong Center di Seul e ha debuttato alla guida della Filarmonica ‘900 del Teatro Regio di Torino. Il suo Don Giovanni all’Olimpico di Vicenza è stato definito dalla critica “uno dei migliori degli ultimi anni”. Nel 2010 ha diretto due opere a Seul (Juditha Triumphans di Vivaldi e Semiramide di Rossini, regia di Pier Luigi Pizzi) e ha debuttato al festival rossiniano tedesco di Bad Wildbad, con la prima esecuzione moderna di Adelina di Pietro Generali. Diplomatosi in pianoforte con il massimo dei voti e la lode, ha studiato composizione, direzione d’orchestra e musicologia. Fondamentale l’incontro con Daniele Gatti, che ha avuto la fortuna di frequentare assiduamente per alcuni anni e i cui consigli lo hanno incoraggiato sulla strada della direzione, dopo anni di carriera internazionale come pianista del Trio Italiano. Ha inaugurato per due volte – nel 2006 e 2008 – il Festival di Martina Franca con le prime esecuzioni moderne de I giuochi di Agrigento di Paisiello (scritta per l’apertura del Teatro La Fenice) e de Il re pastore di Piccinni. Nel 2006 ha diretto Il flauto magico nella storica versione italiana di Giovanni De Gamerra (Praga, 1794), nel 2007 L’italiana in Algeri, nel 2008 Il barbiere di Siviglia). Recente il debutto al Filarmonico di Verona con La gazza ladra (regia di Michieletto) e la prima ripresa in tempi moderni de Il ratto dal serraglio (in italiano, per il Teatro alla Scala nel 1838). La discografia di Rigon comprende i già citati Flauto magico per Nuova Era International e Giuochi di Agrigento per Dynamic. Recentissima l’uscita del DVD de Il turco in Italia per Bongiovanni, premiato dalla critica nazionale. In preparazione: Adelina di Generali (CD Naxos, DVD Bongiovanni), Il re pastore di Piccinni (CD Dynamic), Don Pasquale (DVD Bongiovanni). Assieme alla moglie, la violinista di origine armena Sonig Tchakerian, ha fondato le Settimane Musicali al Teatro Olimpico di Vicenza, per la direzione delle quali ha ricevuto nel 2012 il prestigioso Premio Abbiati. Tra i prossimi impegni: La cambiale di matrimonio di Rossini a Venezia, Le nozze di Figaro a Vicenza, concerti con l’orchestra del Teatro Lirico di Cagliari.

 

Jacopo Spirei

Regista

Dopo aver frequentato il Dipartimento di Arte Musica e Spettacolo di Bologna (DAMS), segue vari workshop per la regia di opere liriche, ha lavorato in qualità di cameraman e assistente alla regia per la Rai, TMC, Video Music. Ha inoltre seguito corsi di Filmmaking della New York Film Academy a New York. Assistente alla regia nelle maggiori città europee e nei maggiori Festival (Gran Bretagna, Portogallo, Spagna, Danimarca, USA, e festival come Glyndebourne, Maggio Musicale, Bregenz). Dal 2000 è assistente di Graham Vick, con il quale ha collaborato su molti progetti oltre a curarne varie riprese. Ha collaborato inoltre, tra gli altri, con Franco Ripa di Meana, Stefano Vizioli, John Copley, Talmage Fauntleroy. Nel 1997 debutta nella regia lirica a Cortona con La finta giardiniera di Mozart; altre regie liriche includono: Le nozze di Figaro, scene da Il re pastore, L’elisir d’amore, Turn of the screw, Manon di Massenet, Dialogues des Carmelite, La bohème, (Royal Academy of Opera, Copenhagen), Pagliacci (opera scenes, Wexford Festival Opera), Bastiano e Bastiana, La serva padrona di Paisiello (Lugo Opera Festival, Teatro Comunale di Bologna), Il matrimonio segreto (Royal Academy of Opera, Copenhagen), Madama Butterfly (Co-operaCo Londra), Don Giovanni, (Salisburgo, Landestheater), La cambiale di matrimonio (Theater an der Wien), Così fan tutte (Salisburgo, Landestheater), The bear and Satyricon (Danish Royal Opera, Copenaghen), Madama Butterfly (Co-operaCo, Londra) Pilgger von Mekka o Le recontre imprevu di Gluck (Salisburgo, Landestheater). Impegni futuri: Cenerentola di Rossini (Cartagena, Colombia). Nel 2006 fonda www.spurio.com, un progetto sperimentale che coinvolge opera, filmmaking, video art e live performance. All’attività di regista lirico affianca la produzione e direzione di video-clip e cortometraggi, con i quali ha recentemente vinto vari premi in festival nazionali.

 

Mauro Tinti

Scenografo

Nasce a Certaldo (Firenze) nel 1974. Dal 1997 al 1999 frequenta per due anni i corsi di scenografia presso l’Accademia delle Belle Arti di Bologna. Nel 1999 si laurea al DAMS con una tesi sull’architettura museale contemporanea e si trasferisce a Londra dove entra nella prestigiosa scuola di scenografia Motley Theatre Design Course diretta da Alison Chitty. In seguito approfondisce lo studio del costume storico e le tecniche sartoriali lavorando alcuni mesi a Parigi presso l’Atelier Caraco-Canezou, diretto da Claudine Lachaud. Tra i suoi lavori più recenti le scene di Rigoletto, Il trovatore, La traviata di Verdi con la regia di Francesco Esposito al Teatro Nacional Sao Carlos di Lisbona (aprile-maggio 2013). Sempre per Francesco Esposito ha firmato le scene di Don Giovanni di Mozart al Teatro della Fortuna di Fano (gennaio 2013) e di Cenerentola.com di Gregoretti-Sani al Teatro Massimo di Palermo (aprile 2011). Ha lavorato inoltre con Marco Gandini firmando le scene de La traviata di Verdi al Festival Mediterranea di Malta (ottobre 2010) e di Maria Padilla di Donizetti al Wexford Festival Opera (ottobre 2009). A Bologna cura annualmente, nell’ambito di Biografilm Festival-International Celebration of Lives, la progettazione e l’allestimento del Biografilm Village presso la Cineteca Comunale e la progettazione e l’allestimento di stanze tematiche legate al Festival presso l’Hotel Al Cappello Rosso. Come assistente alle scene e ai costumi per l’opera lirica ha collaborato con importanti scenografi e costumisti italiani e stranieri come Carlo Centolavigna, Guido Fiorato, Italo Grassi, Paul Brown, Richard Hudson, Stuart Nunn, Elsa Pavanel, Rudy Sabounghi, in produzioni dirette da Graham Vick, Luc Bondy, Giancarlo Del Monaco, Andrej Serban, Coline Serrau, Franco Zeffirelli. Ha lavorato in teatri come Teatro alla Scala, L’Arena di Verona, il Teatro Massimo di Palermo, il Maggio Musicale Fiorentino, il Rossini Opera Festival, l’Opernhaus di Zurigo, l’Opèra Bastille di Parigi, l’Odeon di Erode Attico ad Atene, il Teatro Lirico Argentino a La Plata, Argentina. Dal 2007 è docente di Maquette Design e Materiali e Applicazioni presso L.UN.A. (Libera Università delle Arti) a Bologna.

 

 

 

Marco Idini

Costumista

Nasce a Sassari, dove compie i suoi studi, frequentando prima il locale Istituto d’Arte ed in seguito la scuola di pittura dell’Accademia di Belle Arti, dove si diploma a pieni voti. Dopo un apprendistato al Rossini Opera festival di Pesaro si trasferisce a Roma dove si occupa di costumi teatrali e cinematografici. Comincia a collaborare con diversi costumisti e scenografi in qualità di assistente, e a lavorare nei principali teatri italiani. Tra i costumisti si ricordano Giovanna Buzzi, Odette Nicoletti, Paolo Tommasi, Sergio Tramonti. È particolarmente assidua la collaborazione con Silvia Aymonino, tra i numerosi progetti nell’Opera lirica Il trittico di Puccini al Teatro alla Scala con la regia di Luca Ronconi, la trilogia popolare di Verdi (Rigoletto, Il trovatore, La traviata ) presentate per la rassegna “Recondita Armonia” al teatro del Maggio Musicale Fiorentino, con le regie di Franco Ripa di Meana. Lavora per La bohème di Puccini e Otello di Verdi con la regia di Francesco Micheli al Teatro La Fenice di Venezia, per The Greek Passion di Martinu con la regia di Damiano Michieletto al Teatro Massimo di Palermo. Sempre con i costumi di Silvia Aymonino, è assistente e cura l’allestimento sassarese di Nabucco in coproduzione con il Teatro Lirico di Cagliari e l’Ente Concerti “Marialisa de Carolis” per la regia di Leo Muscato (premio Abbiati 2013). Il debutto come costumista nel teatro d’opera avviene al Festival della Valle dell’Itria 2011, in coproduzione col Teatro di Lubecca, col dittico: Das Geheime Koenigreich di Krenek e Der Ring Das Polycrates di Korngold, per la regia di Franco Ripa di Meana. Col regista Nicola Zorzi firma nel 2011 i costumi per Nabucco, per il teatro di Teramo. Nel 2013 è la volta del Macbeth per il Teatro Marrucino di Chieti. Col regista Andrea Liberovici firma i costumi per il progetto di video installazioni permanenti al Museo della Commenda di Prè di Genova. In campo cinematografico collabora come assistente in diversi film e fiction televisive. Il primo lavoro nel campo cinematografico è sul set allestito a Cinecittà per il film Gangs of New York di Martin Scorsese (costumi di Sandy Powell). Da ultimo lavora nella produzione Hollywoodiana “Hercules 3D”, costumi di Sonu Mishra, in uscita a marzo 2014.

 

Fiammetta Baldiserri

Disegno luci

Si laurea a Bologna in Scienze della Terra. Inizia la sua attività di tecnico teatrale al Teatro Regio di Parma. Partecipa fino al 1998 al Festival dei Due Mondi a Spoleto e fino al 2004 al Rossini Opera Festival di Pesaro. Svolge attività come assistente in allestimenti di: Pierluigi Pizzi (Aroldo, Un ballo in maschera, I vespri siciliani e Una delle ultime sere di carnevale) Luca Ronconi (Peccato che fosse puttana al Teatro Farnese di Parma), Robert Wilson (La donna del mare). Nel 2001 collabora alla realizzazione delle luci di Aida al Teatro Verdi di Busseto con la regia di Franco Zeffirelli e nel 2002 sempre a Busseto inizia la sua attività di lighting designer nella produzione de La traviata di Franco Zeffirelli. Da allora firma le luci con i seguenti registi: Pierfrancesco Maestrini (Nabucco al Teatro Alighieri di Ravenna, I pescatori di perle al Teatro Valli di Reggio Emilia, Il barbiere di Siviglia, Otello per il Teatro San Carlo di Napoli, Manon Lescaut al Teatro Bellini di Catania), Cristina Mazzavillani Muti e Micha van Hoeke per il Ravenna Festival Il paradosso svelato), Beppe De Tomasi (Cavalleria rusticana, Pagliacci, Ifigenia in Aulide, Traviata, Carmen), Paolo Panizza (Il barbiere di Siviglia, Nabucco). Per il Ravenna Festival segue la ripresa del Don Pasquale diretto da Riccardo Muti al Teatro Stanislavski di Mosca, Giorgio Albertazzi (Titania la rossa per il Teatro Municipale di Piacenza), Massimo Gasparon (Ernani al Teatro Municipale di Piacenza), Nicola Berloffa (Viaggio a Reims prodotto dal Centro Lirico Francese a Montpellier, Clermont Ferrant, Tour, Nice, Saint’Etienne Toulouse e Bordeaux); Andrea Cigni (L’Orfeo al Teatro Ponchielli di Cremona, Paride ed Elena al Teatro Verdi di Pisa e ripreso all’Opera Royal Wallonie, sempre al Ponchielli La medium e Gianni Schicchi, La figlia del reggimento per Aslico, Romèo et Juliette per il Teatro Verdi di Pisa, La traviata al Teatro Fraschini di Pavia e Ernani al Teatro Ponchielli), Carmelo Rifici (I puritani al Teatro Ponchielli) Stefano Simone Pintor (Il flauto magico al Teatro Sociale di Como per il progetto Opera Domani). Ha curato l’illuminazione di numerose mostre dei Musei di San Domenico di Forlì: Canova, l’ideale classico tra scultura e pittura (2009), Fiori, natura e simbolo dal seicento a Van Gogh (2010), Melozzo, l’umana bellezza tra Piero della Francesca e Raffaello (2011), Wild, l’anima e le forme fra Michelangelo e Klimt (2012) 900, arte e vita fra le due guerre. Dal 2007 collabora con l’Accademia di Belle Arti di Bologna – sezione Scenografia del Melodramma, dove tiene il corso di illuminotecnica teatrale.

 

Francesca Sassu

Soprano

Nata a Sassari nel 1984, ha iniziato giovanissima lo studio del canto nel conservatorio della sua città. Ha seguito master sul repertorio donizettiano e verdiano con Raina Kabaivanska e Renato Bruson, perfezionandosi in seguito sotto la guida di Natale de Carolis e Barbara Frittoli. Nel 2005 ha vinto il concorso internazionale “A. Belli” del Teatro Lirico Sperimentale di Spoleto, dove ha debuttato in Oberto conte di San Bonifacio di Verdi interpretando il ruolo di Leonora, sotto la direzione di Vito Clemente. Nello stesso anno è ancora Leonora nell’Oberto verdiano al New National Theatre a Tokyo. È poi tornata al Teatro lirico di Spoleto per cantare Mimì ne La bohème diretta da Marcello Panni e il ruolo en travestì di Antonio nella Cleopatra di Cimarosa. Nel 2006 debutta Violetta ne La traviata nel Teatro della Città Proibita di Pechino ed è Albina al Festival di Edimburgo ne La donna del lago di Rossini con un’incisione per Opera Rara. Nel 2007 è Micaela nella Carmen al Landes Theater di Salisburgo. Ha successivamente interpretato il ruolo della Contessa nelle Nozze di Figaro a Minorca; è ancora Leonora nell’Oberto conte di S. Bonifacio al festival Verdi del Teatro Regio di Parma con registrazione dvd per la Decca, per la regia di Pier’Alli e la direzione di Allemandi. Nel 2008 interpreta Suor Genoveffa nella Suor Angelica e Nella in Gianni Schicchi al Teatro alla Scala, in diretta su Sky Classica e registrazione del dvd per Rai Trade; successivamente è la Contessa di Sarzana nella prima esecuzione mondiale moderna de Il matrimonio inaspettato di Paisiello sotto la direzione di Riccardo Muti al Festspielehaus di Salisburgo. Successivamente è al Teatro La Fenice di Venezia per una nuova produzione di Nabucco e per Boris Godunov nel ruolo di Ksenija, con la regia di Nekrosius e la direzione di E. Inbal, (premio Abbiati). È Mimì ne La bohéme al Teatro Petruzzelli di Bari. Nel 2009 interpreta Micaela nella Carmen delle Terme di Caracalla per il Teatro dell’Opera di Roma. A dicembre 2010 è Mimì al Teatro Lirico di Cagliari. Ad agosto dello stesso anno debutta Elettra nell’Idomeneo alle Settimane Musicali di Stresa con la direzione di Noseda. Nel 2011 interpreta Micaela al Teatro San Carlo di Napoli con la regia di Micha van Hoecke e la direzione di Guingal; successivamente debutta Adina ne L’elisir d’amore al Teatro Verdi di Sassari. Nel 2012 debutta come Musetta ne La bohème al Teatro la Fenice con la regia di Francesco Micheli e la direzione di Callegari. Ha recentemente cantato nella Messa da Requiem di Verdi ospite dell’ Orchestra Filarmonica di Zagabria diretta da Ivo Lipanovic.

 

Annalisa Stroppa

Mezzosoprano

Sin da giovanissima inizia lo studio del pianoforte affiancando gli studi musicali a quelli umanistici. Si diploma in canto con il massimo dei voti sotto la guida di Chu Tai Li, presso il Conservatorio “L. Marenzio” di Brescia. Ha partecipato a masterclass internazionali con docenti quali Daniela Dessì, Renato Bruson, Alfredo Speranza, Sonia Ganassi e Luciana D’Intino. Risulta finalista alla XLVII edizione del Concorso “F. Vinas” di Barcellona e vincitrice di numerosi concorsi internazionali tra cui: “TIM”, “Magda Olivero”, “Iris Adami Corradetti”, “Comunità Europea A. Belli di Spoleto”, “Riccardo Zandonai” dove, oltre al primo premio assoluto, si aggiudica anche tre premi speciali. Tra le sue numerose attività concertistiche si menzionano i concerti: a Pécs (Ungheria) in Operalia 2009 che la vede duettare con Placido Domingo; al Teatro del Silenzio e al Teatro Grande di Brescia accanto ad Andrea Bocelli; il concerto presso la Shostakovich Grand Hall della Filarmonica di San Pietroburgo; il recital presso la National Concert Hall di Tai Pei e presso la Roy Thomson Hall di Toronto. Nel 2009 e 2010 è interprete in Otello, Suor Angelica, Gianni Schicchi, La traviata e Rigoletto e debutta in La betulia liberata di W. A. Mozart presso il Salzburger Festspiele e al Ravenna Festival con la direzione di Riccardo Muti. In seguito ha interpretato Orfeo ed Euridice (Orfeo) di Gluck con la direzione di Bruno Aprea; la Petite Messe Solennelle di Rossini al Teatro del Maggio Musicale Fiorentino; il Requiem di Mozart al Teatro Massimo di Palermo; I due Figaro (Cherubino) al Festival di Salisburgo e al Ravenna Festival, con la direzione di Riccardo Muti. È stata interprete de Il marito disperato (Dorina) al Teatro San Carlo di Napoli diretta da Christophe Rousset, de La canterina e Der Schauspieldirektor al Teatro Arriaga di Bilbao, di Roméo et Juliette (Stéphano) al Teatro Carlo Felice di Genova con la direzione di Fabio Luisi, di Carmen (Mercedes) al Teatro Regio di Torino. Ha debuttato il ruolo di Rosina ne Il barbiere di Siviglia al Teatro dell’Opera di Roma con la direzione di Bruno Campanella e ha interpretato Cherubino ne Le nozze di Figaro al Teatro Lirico di Cagliari diretta da Hubert Soudant. Nel 2012 debutta Fenena nel Nabucco al Teatro Massimo di Palermo diretta da Renato Palumbo. Compie il suo debutto negli USA cantando Les nuits d’été di H. Berlioz con la Dallas Symphony Orchestra diretta da Jaap Van Zweden. Fra i suoi prossimi impegni annovera Il barbiere di Siviglia nel ruolo di Rosina alla Deutsche Oper di Berlino e all’Opéra de Lausanne, Carmen (Carmen) all’Opéra de Limoges e Lisetta ne Il mondo della luna all’Opéra di Monte Carlo.

 

Clemente Antonio Daliotti

Baritono

Si diploma al Conservatorio di Musica “G. Martucci” di Salerno, perfezionandosi all’Accademia Rossiniana di Pesaro, con Alberto Zedda, e all’Accademia di S. Cecilia di Roma con Renata Scotto, Cesare Scarton ed Anna Vandi. A dicembre 2011 vince il Concorso Internazionale “Tito Schipa” di Lecce che lo ha portato a partecipare alla produzione de L’elisir d’amore in cartellone al Politeama Greco di Lecce. Muove i primi passi nel panorama lirico distinguendosi per diverse interpretazioni in produzioni quali Il duello di Paisiello a Napoli, con la regia di Roberto De Simone; La cambiale di matrimonio (Slook) di Rossini; Lo frate ‘nnamorato (Don Pietro) di Pergolesi; La bohème (Schaunard) di Puccini, diretto da Veronesi; La serva padrona (Ubaldo) di Paisiello e La serva padrona (Uberto) di Pergolesi; La volpe astuta (Pasek e Lapak) di Janáček all’Auditorium Parco della Musica di Roma. Al Rossini Opera Festival ha interpretato Il viaggio a Reims, Il barbiere di Siviglia e Adelaide di Borgogna diretto da Alberto Zedda. Ha inoltre interpretato Haly nell’Italiana in Algeri in scena al Teatro Comunale di Bologna. Recentemente è stato applaudito al Petruzzelli di Bari come Fiorello ne Il barbiere di Siviglia, La fuga in maschera al Festival Pergolesi Spontini di Jesi e a Napoli, al Festival International Musique Baroque Beaune in Agrippina, La bohème a St. Margarethen. Artista attivo sul versante concertistico ha eseguito lo Stabat mater di Bononcini, la Via crucis di Liszt, la Fantasia op. 80 di Beethoven ed il Laudario 91 di Cortona. Prossimamente sarà impegnato ne La cenerentola a Treviso e Ferrara.

 

Gregory Warren

Tenore

La sua carriera nel mondo dell’opera ha avuto il primo successo quando è stato scelto per far parte del Placido Domingo – Cafritz program. In quell’occasione ha potuto crescere come artista sotto la guida di Domingo e di tutti i talentuosi musicisti della Washington National Opera. Ha fatto parte della Santa Fe Opera Apprentice program nell’estate 2005-2007 dove ha studiato sotto la guida di famosi insegnanti e musicisti. Dal 2006 ha debuttato in diversi Teatri d’Opera: Los Angeles Opera, Deutsche Oper Berlin, Staatsoper Berlin, Theater St. Gallen (Switzerland), De Nederlandse Opera, New National Theater Tokyo, Estonia National Opera, Washington National Opera, de Nationale Reisopera, Opera de Nice e Opera Marseille. In questi teatri alcuni dei ruoli debuttati sono: Rodolfo (La bohème), Alfredo (La traviata), Tamino (Die Zauberflöte), Iopas e Hylas (Les Troyens), Ferrando (Così fan tutte) e Arturo (Lucia di Lammermoor). Inoltre ha cantato con la Radio Philharmonic Orchestra of Holland nella diretta del concerto live dell’ opera The tempest di Tomas Adès’. Nel 2012 ha fatto il suo debutto alla Carnegie Hall come tenore solista in Flowers over the graves of war di James Eakin. Ha cantato sotto la bacchetta di: James Conlon, Donald Runnicles, Paolo Carignani, John Nelson, Christopher Moulds, Jaap van Zweden, Philippe Auguin, Antonino Fogliani e Lawrence Foster. La stagione 2013-2014 comincia con il ruolo di Gesù nell’Oratorio Marie-Magdeleine di Massenet con la Russian National Orchestra, a Mosca. Nel novembre 2013 ritornerà a Santa Fe per cantare come tenore solista nel Messiah di Händel. Il 2014 comincerà con il suo debutto come Tito ne La clemenza di Tito con la Bratislava Opera.

 

 

 

Pamela Chiriaco

Soprano

Fa il suo esordio sulle scene come Despina nell’opera Così fan tutte di Mozart diretta da Giovanni Battista Rigon al Teatro Comunale di Sassari. Nasce a Reggio Calabria nell’aprile del 1988 e si diploma presso il Conservatorio di musica Francesco Cilea della stessa città sotto la guida di Serenella Fraschini con il massimo dei voti, Lode e Menzione d’onore. Comincia da giovanissima a sostenere diversi concorsi in varie città italiane, nei quali ottiene quasi sempre il diploma di primo premio. Nell’anno 2008 entra a far parte del coro lirico “F. Cilea” di Reggio Calabria, con il quale inizia le prime esperienze teatrali in vari teatri del Sud Italia. Nell’aprile 2009 interpreta il ruolo di Käthchen nell’opera Werther di Massenet diretta da Alain Guingal al Teatro Francesco Cilea di Reggio Calabria. Finalista al concorso Internazionale ‘‘Ruggero Leoncavallo’’ di Montalto Uffugo, riceve il premio speciale “Miglior voce calabrese” e si esibisce al Gran Galà dei vincitori. Nello stesso anno si aggiudica il II posto al concorso Internazionale “Giovani Musicisti città di Paola’’ nel quale si aggiudica il ruolo di Susanna nell’opera Le nozze di Figaro che ha debuttato in forma di concerto a Palazzo Stillo, nella città di Paola. Interpreta il ruolo della Sorella cercatrice in Suor Angelica di Puccini diretta da Carlo Palleschi al teatro Vittorio Emanuele di Messina. Continua il perfezionamento vocale con il soprano Paola Cigna e prende parte al I Corso di tecnica e interpretazione operistica tenuto dal tenore Nicola Martinucci a Giarre (CT); nell’anno 2011 viene ammessa al corso di perfezionamento in canto di Renato Bruson all’Accademia Chigiana (Siena). Riscuote numerosi consensi nel ruolo di Adina in L’elisir d’amore di Donizetti, eseguita in forma di concerto nel dicembre 2012 al Teatro F. Cilea di Reggio Calabria.

 

Omar Montanari

Baritono

Nato a Riccione, si diploma in canto lirico al Conservatorio Rossini di Pesaro sotto la guida della Prof.ssa L. Macnez, perfezionandosi successivamente con: M. Melani, L. Gorla, W. Matteuzzi, M. Aspinall, A. Zedda, R. Kabaivanska e R. Bruson. Vincitore del 59° Concorso Europeo “A. Belli” di Spoleto, nel 2000 debutta come Aeneas in Dido and Aeneas di Purcell. Da allora ha cantato in: Gianni Schicchi di Puccini a Cagli; Il matrimonio segreto (Geronimo e Robinson) di Cimarosa all’Arriaga di Bilbao e a Dordrecht, dove interpreta anche Il barbiere di Siviglia (Bartolo) di Rossini e Il viaggio a Reims (Trombonok) al ROF di Pesaro. A questi primi impegni seguono: Le nozze di Figaro (Figaro) a Spoleto e Tokyo; La bohème (Schaunard), La dirindina (Don Carissimo) di Scarlatti, Pimpinone (ruolo titolo) di Albinoni e L’italiana in Algeri (Haly) di Rossini a Spoleto; Satyricon (Eumolpo) di Maderna a Roma e L’Aquila; Don Giovanni (Leporello) di Mozart a Bilbao; Don Pasquale (Malatesta) al Teatro della Fortuna di Fano; L’elisir d’amore (Dulcamara) a Como; Il barbiere di Siviglia (Don Bartolo) a Tokyo, Messina e Doha; Così fan tutte (Don Alfonso) a Brescia, Cremona, Como e Pavia. È stato diretto, tra gli altri, da: Giuliano Carella, Leopold Hager, Pietro Rizzo, Marcello Rota, Marcello Panni, Diego Fasolis, Carlo Palleschi, ed ha collaborato con registi come: Dario Fo, Beppe de Tommasi, Ezio Toffolutti, Emilio Sagi, Giovanni Scandella, Giorgio Pressburger, Rosetta Cucchi, Roberto Recchia, Massimo Ranieri. Tra i suoi impegni più recenti: Cenerentola (Dandini) a Spoleto, Tokyo, Osaka, Hamamatsu, Nagoya, per la Fondazione Tercas con la regia di Massimo Ranieri ad Atri, Fermo e Ortona; Il matrimonio segreto (Geronimo) di Cimarosa ad Istanbul, Ankara, Izmir e Spoleto; La Cecchina ossia la buona figliola a Sassari, Werther (Johann) al Regio di Parma diretto da Michel Plasson, L’italiana in Algeri (Haly) al Regio di Torino, Cenerentola (Don Magnifico) nel circuito Aslico, I due Figaro (Plagio) diretto da Riccardo Muti al Festival di Salisburgo, al Ravenna Festival ed al Colon di Buenos Aires, L’occasione fa il ladro (Parmenione), La cambiale di matrimonio (Tobia Mill), Il barbiere di Siviglia (Bartolo) al Teatro La Fenice ed al Teatro Malibran di Venezia e nel circuito Aslico, Cleopatre di Massenet al Festival di Salisburgo. Tra i suoi prossimi impegni: L’elisir d’amore (Dulcamara), La scala di seta (Germano), Il barbiere di Siviglia (Don Bartolo), L’inganno felice (Tarabotto) e Don Giovanni (Leporello) alla Fenice di Venezia, Il matrimonio segreto a Lucca e Ravenna e il debutto in Don Pasquale (ruolo titolo) al Teatro Filarmonico di Verona con la regia di Antonio Albanese.

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Andrea Bazzoni - Gestione Uffici Stampa
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